Mostre

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Le mostre di Passaggi 2016

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Per tutte le esposizioni, l’ingresso è gratuito

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La felicità possibile

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Un grande evento a margine della quarta edizione del Passaggi Festival e ispirato al tema scelto quest’anno è quello che riunisce le opere di alcuni tra i più significativi e rinomati maestri dell’illustrazione contemporanea. Lo spunto di riflessione scelto dal Festival per quest’anno è “la felicità possibile” e con questo si misurano anche i sei artisti di fama internazionale, le cui opere si potranno ammirare non solo per tutta la durata della kermesse (23-26 giugno 2016), ma anche nel mese di luglio. Tra loro, anche Cinzia Battistel, fanese diplomata all’Accademia di Brera che, nella città meneghina, ancora oggi insegna: non solo illustratrice e docente, ma anche pubblicitaria e designer, la Battistel predilige uno stile immediato e fresco che affida ogni istanza emotiva al colore, dipanando un racconto visivo nitido e avvicente, libero da intellettualismi o velleità estetizzanti. Più concettuale ed elegantemente minimale Beppe Giacobbe, un artista di grande successo non solo in Italia, ma anche in Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone. Nato a Milano nel 1953, Giacobbe si è formato all’Accademia di Brera e alla School of Visual Arts di New York: oggi collabora abitualmente col Corriere della Sera e con moltissimi giornali e magazine internazionali, conquistati dalla sua mano ironica e sottilmente provocatoria. La sua ultima fatica è un ‘dizionario visionario’ del mondo, classificazione dell’universo per immagini: un’opera d’immenso valore estetico che gioca con la nostra capacità di moltiplicare all’infinito le allusioni e i rimandi, le intime connessioni tra le cose. Tra gli illustratori in mostra anche Rebecca Lisotta, artista che si distingue per la competenza tecnica e l’estrema versatilità con cui dà vita a costruzioni grafiche di grande impatto e forza narrativa, sospese tra realtà e fantasia. Il segno delicato di Daniela Iride Murgia sembra invece riecheggiare una lezione orientale di sottrazione e raffinatezza e si apre con estro felice a rivelazioni inattese, accostamenti di meraviglioso e consueto, eccezionale e domestico, classico e contemporaneo. Tra le altre opere presenti in questa mostra collettiva i capolavori di Paolo Rui, anche lui allievo dell’Accademia di Brera, con un importante passato all’estero (è vissuto per molti anni a Taiwan), artista che sfugge a qualsiasi tentativo classificatorio, a servizio di un talento visionario e ‘corposo’, che coniuga la pienezza del tratto a una palette calda e di suggestione esotica, con una predilezione per i toni aranciati. Infine, l’esposizione degli illustratori ospiterà anche i lavori dell’artista iraniana Fereshteh Najafi che sembra tradurre in immagini l’affabulazione inesauribile di un’altra celebre persiana, quella Shahrazād che, attraverso la maestria nel racconto, riesce a convincere il re di Persia della bontà della natura femminile. Come le storie della figlia del gran visir, anche le illustrazioni di Fereshteh Najafi sono popolate da personaggi e avventure, riscritte da una mano astratta e aggraziata, più sensibile ai toni violetti, bruni e dorati, con squarci di blu profondo: gli appassionati d’arte non resteranno indifferenti di fronte all’espressione di un talento rotondo, che coniuga il debito nei confronti della lezione di Paul Klee con un gusto personalissimo e trascinante.

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Mostra collettiva Illustratori: Cinzia Battistel, Beppe Giacobbe, Rebecca Lisotta, Paolo Rui, Daniela Iride Murgia e Fareshteh Najafi
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Piano terra, MeMo-Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani, Orario: Giovedì 16.30-23.00, Venerdì e Sabato 9.00-13.00, 16.30-20.00; Domenica 16.30-20.00

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La felicità possibile nel manifesto politico e sociale contemporaneo

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Un breve viaggio nella grafica, nelle parole d’ordine e negli slogans di molte associazioni, movimenti e di tutti i partiti politici. Manifesti dove la parola felicità si può identificare con pace, libertà, uguaglianza, solidarietà, diritti. Manifesti che anche dopo una fugace occhiata sui muri delle nostre città ci colpiscono, per il colore, per la vivacità del segno o delle parole, per un particolare e innovativo stile artistico e ci strappano un sorriso: la promessa di una possibile felicità. Un percorso di immagini e parole attraverso una selezione tra i posters, le locandine e i volantini di comunicazione sociale e propaganda politica visibili in Manifestipolitici.it, la banca dati open access della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, dove si possono consultare oltre 13mila manifesti (www.manifestipolitici.it).

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Mostra-proiezione a cura della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
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Proiezioni in via del Teatro (piazza XX Settembre), Piazza Pier Maria Amiani, Orario: 20.30-23.30

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Photocontest Felicità Possibile

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Per il secondo anno consecutivo, Passaggi ha lanciato sul web un concorso  rivolto agli appassionati di fotografia digitale. Quest’anno il tema era ispirato a quello proposto dalla IV edizione del festival: la felicità possibile. Come tradurre un concetto spesso ineffabile in immagine? Più di 200 foto sono arrivate e, tra queste, molte davvero pregevoli. Una giuria di esperti ne ha selezionate 6, distribuite su due graduatorie: una nazionale e una locale. I vincitori sono risultati, per la graduatoria nazionale,  Salvatore Morgante (1° premio), siciliano, autore di un ritratto ‘perfetto’ da un punto di vista tecnico, il primo piano di Omar, rifugiato senegalese ventenne («il volto del ragazzo, grazie allo straordinario talento esecutivo del fotografo, appare valorizzato e in grado di comunicare un senso purissimo di solarità e ‘felicità possibile’»); Francesco Grillo (2° premio), di Cosenza («per l’azzardo di una proposta concettuale che piega il linguaggio fotografico ad un’istanza di ricerca e moltiplicazione dei piani interpretativi»); Greta Mazzaggio (3° premio) di Verona («per la sensibilità luministica di uno scatto che si distingue per un’efficace essenzialità comunicativa»). Per quanto riguarda la graduatoria locale, il podio è al femminile: il 1° premio è andato ad Annachiara Bilancioni «per aver saputo tradurre in immagine l’ineffabilità di un alito di vento che solleva un telo da mare cristallizzando, così, quell’attimo di felicità possibile che quotidianamente ci sfiora»; il 2° premio è stato conferito a Martina Pedrini «per l’eleganza di uno sguardo atemporale che affida al bianco e nero il compito di riaprire, rinnovandolo, il confronto con il più abusato dei soggetti fotografici», mentre il 3° a Laura Paci «per il suo stile di sottrazione che fa dell’economia espressiva uno strumento di potenziamento emozionale».

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Esposizione delle immagini vincitrici del concorso del Passaggi Festival.
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Caffè Aurora, Piazza XX Settembre, Orario: Da Giovedì a Sabato 06.00-01.00; Domenica 16.00-01.00

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Quello che c’è c’è

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La mostra collettiva, a cura di Centrale Fotografia e Scuola di Paesaggio Roberto Signorini, attraverso un allestamento di fotografie realizzate da fotografi amatoriali attorno al nucleo tematico della percezione del paesaggio, intende ribaltare l’accezione diffusa che sovrappone il dilattentismo ad un’espressione minoratoria e talvolta deteriore della fotografia, restituendo alla pratica quotidiana dello scatto libero dalle angustie del professionalismo il suo ruolo di strumento di una ricerca di senso esistenziale che si rinnova ogni giorno, anche di fronte alle cose più minute e apparentemente insignificanti.

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Mostra fotografica attorno al nucleo tematico della percezione del paesaggio, a cura di Centrale Fotografia e Scuola di Paesaggio Roberto Signorini.
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Arco Borgia-Cybo,Piazza XX Settembre (Ingresso Carifano-Museo Civico), Orario: Giovedì e Venerdì 8.00-23.00; Sabato 9.00-13.00 e 17.00-23.00; Domenica 10.30-12.30 e 17.00-20.00

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L’impenetrabile semplicità di ciò che è

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Il progetto fotografico di Alessandro Giampaoli, fotografo nato a Pesaro nel 1972, frutto di un lungo percorso insieme artistico ed esistenziale non ancora concluso, trova il suo senso ultimo nella volontà di sovvertire l’equazione tra essere e apparire e di riappropriarsi dell’essenza dello stare al mondo attraverso una ritualità che si riconosce in una concezione non lineare, bensì ciclica, della vita come dialettica continua tra erranza e recupero del sé.

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Personale del fotografo Alessandro Giampaoli: la vita come dialettica continua tra erranza e recupero del sé.
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Sagrestia di San Pietro in Valle, via Nolfi (incrocio via S. Francesco d’Assisi), Orario: da Giovedì a Sabato 17.00-23.00, Domenica 10.30-12.30 e 17.00-20.00

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Fisianomia

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La mostra è un’esposizione dei lavori realizzati durante l’anno accademico dagli studenti dell’ISIA di Urbino, il più importante istituto di livello universitario statale per la Progettazione Grafica e la Comunicazione visiva in Italia, e si configura come un saggio esemplificativo dell’idea formativa che costituisce il cardine della scuola, la convinzione che il prodotto artistico debba emanciparsi dei circuiti autoreferenziali e farsi veicolo di un messaggio democratico di risonanza civile.

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Esposizione dei lavori realizzati nell’anno accademico dagli studenti dell’ISIA di Urbino
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Primo piano, MeMo-Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani, Orario: Giovedì 16.30-23.00, Venerdì e Sabato 9.00-13.00, 16.30-20.00; Domenica 16.30-20.00

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La felicità in bici

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Esposizione di biciclette d’epoca che ripercorrono la storia dei grandi campioni del ciclismo.

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Esposizione di biciclette d’epoca: storia del ciclismo agonistico
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Foyer Teatro della Fortuna. Orario: da giovedì a sabato 18-00-24.00, domenica 18.00-21.30

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