Libri Domenica 26 2016

[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_empty_space height=”32px” image_repeat=”no-repeat”][vc_text_separator title=”I libri di domenica 26 giugno” text_in_box=”yes” text_position=”center” box_border_style=”solid” line_border_style=”solid” line_dots=”no” title_color=”#dd3333″][vc_empty_space height=”32px” image_repeat=”no-repeat”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_empty_space height=”32px” background_image=”” image_repeat=”no-repeat”][vc_single_image image=”54278″ alignment=”center” style=”vc_box_border” border_color=”grey” img_link_large=”yes” img_link_target=”_self” img_size=”medium”][vc_empty_space height=”32px” image_repeat=”no-repeat”][vc_column_text]

Melita Cavallo, Si fa presto a dire famiglia

Melita Cavallo, presidente del Tribunale per i minori di Roma, il giudice-coraggio le cui sentenze hanno spalancato le porte alla stepchild adoption, scrive un libro fatto di storie vere e paradigmatiche: quelle di famiglie ‘imperfette’, omosessuali o monoparentali, ricomposte dopo una frattura o nate sghembe, tutte in qualche modo esposte all’ipocrisia della società e alla resistenza di molti all’inevitabile cambiamento. L’autrice cerca così di spostare l’attenzione dalle strumentalizzazioni politiche al cuore del problema, quello dell’amore e dell’accudimento, recuperando un focus pedagogico troppo spesso accantonato quando si parla di famiglie lontane dal prototipo tradizionale, un modello a cui oggi non si può più guardare. In un’intervista dello scorso inverno a Repubblica, Melita Cavallo ha definito questo libro «la mia vita di giudice in 15 storie» ed è proprio la vita di questa donna straordinaria a servizio della giustizia minorile che il lettore può ritrovare in pagine piene di sensibilità e rispetto per le esigenze affettive dei bambini, nella convinzione che la famiglia italiana oggi può davvero farcela, a patto, però, che «la società ne accetti la metamorfosi».

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Melita Cavallo, Si fa presto a dire famiglia.

Laterza; gennaio 2016.

Pagine 188; 15 euro.

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Ore 18.00–19.00, Piazza XX Settembre, Palco centrale.

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Maurizio Evangelista, Felice Gimondi, Felice Gimondi. Da me in poi

Felice Gimondi, vera e propria icona dello sport, si riscopre depositario di preziose memorie che, in questo libro brillante e ironico, condivide con quanti hanno seguito, sempre con ammirazione e affetto, le sue imprese divenute oramai leggendarie. Il passato è raccontato senza nostalgia e con un senso d’appagamento, una conquistata saggezza, anche quando ripercorre anni intensi e irripetibili come quelli che lo vedevano avversario del fiammingo Eddy Merckx (autore della prefazione al libro), straordinario eroe dello sport, uomo eccessivo e affamato di vittorie, di cui lui rappresentava, nel temperamento ben più posato, l’antitesi non solo sportiva, ma anche caratteriale. Oggi i due, raggiunta la piena maturità, si sentono come vecchi amici che hanno spartito insieme un tratto di vita privilegiato, di cui amano scambiarsi per telefono i ricordi dei comuni segmenti. Eppure, in questo testo godibile e franco, Gimondi non nasconde nulla della sua avventura in sella e non si concede alle celebrazioni e agli autoincensamenti, ma, accanto ai trionfi, rievoca le cadute, l’altalena di successi e fallimenti che ha segnato il suo percorso umano. E non si tira indietro neppure quando deve affrontare la pagina più triste nella storia del suo sport: il doloroso caso Pantani.

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Maurizio Evangelista, Felice Gimondi, Felice Gimondi. Da me in poi.

Mondadori Electa; maggio 2016 (collanda Madeleines)

Pagine 240; 16, 90 euro.

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Ore 19.00–20.00, Piazza XX Settembre, Palco centrale. L’autore conversa con Francesco Moser e Mario Sconcerti.

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Davide Mosca, Francesco Moser, Ho osato vincere

Francesco Moser è il ciclista italiano che, nella storia del suo sport, ha collezionato il maggior numero di vittorie: uno solo dei tanti record di quello che fu un indiscusso protagonista di due decenni di agonismo. Al centro di questo libro scritto a quattro mani con Davide Mosca, c’è infatti la determinazione di un uomo che ha sempre saputo rialzarsi, anche quando, nel 1984, molti ne ventilavano il declino e lui, a sorpresa, vinse il Giro d’Italia e stabilì il record dell’ora a Città del Messico: l’ultimo di quattro fratelli che la mamma desiderava tenere lontano dalle corse e che, ancora piccolissimo, salì su una bici per non lasciarla più, rivive in queste pagine i suoi giorni d’infanzia e, seguendo il filo della memoria che si dipana, ripercorre non solo un passato personale, ma un’epopea popolare, la storia collettiva di un’Italia contadina e tenace che oggi ci sembra così lontana. L’altalena di successi e sconfitte, tonfi e trionfi, contrattempi fisici e improvvise accensioni cadenza il passo di un percorso condiviso, la narrazione di una vicenda personale che interseca la ricostruzione del destino comune del nostro paese.

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Davide Mosca, Francesco Moser, Ho osato vincere.

Mondadori; maggio 2015 (collana Strade Blu).

Pagine 228; 19 euro.

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Ore 19.00–20.00, Piazza XX Settembre, Palco centrale. L’autore conversa con Felice Gimondi e Mario Sconcerti.

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I libri saranno in vendita nella Libreria Coop del Festival

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