Elena Mora Passaggi Festival 2018Nella splendida cornice della Chiesa di San Francesco, la scrittrice Elena Mora ha presentato “MenoPausa Più vita”, un libro su una condizione fisiologica della vita della donna. Ne ha parlato dando dei consigli per affrontare al meglio questo cambiamento e continuare a vivere con entusiasmo. A conversare con lei Catena Fiorello, che ha saputo coinvolgere anche i pochi maschi presenti tra il pubblico, poiché, indubbiamente, si tratta di un evento che indirettamente riguarda anche loro.

 

 

La menopausa come seconda adolescenza

Quella dettata dagli ormoni è una vera e propria schiavitù emozionale, che ha pieno potere durante la menopausa. Per quanto ci possa essere la buona volontà, il fisico subisce un notevole stravolgimento e ciò influenza anche lo stato d’animo. Elena Mora ha raccolto le opinioni di esperte sulle diverse problematiche connesse alla menopausa. È orgogliosa di averle definite esperte, una parola poco utilizzata al femminile; d’altronde un uomo che parla di menopausa non sa affatto a cosa si riferisce. Nonostante i vari sintomi, le donne arrivano alla menopausa in salute e con circa trent’anni di vita davanti. Questo non è affatto scontato, anzi è un vero privilegio. Per questo bisogna affrontare il cambiamento ed impedire che sia motivo di sconforto. La Mora le chiama “Sessanteenager” perché rivivono una seconda pubertà fatta di cambiamenti radicali e sbalzi d’umore.

Amnesie e caldane

Il termine menopausa venne inventato circa duecento anni fa dal medico inglese Tilt, che descrisse 146 sintomi collegati tra cui amnesie momentanee e le comuni caldane. Le amnesie sembrano essere selettive, soprattutto per le password e i nomi delle persone e sono causa di silenzi imbarazzanti. Circa il 30-60% delle donne in menopausa lamenta vuoti di memoria. Non si è sole nel proprio non ricordare e non si sta nemmeno manifestando un principio di Alzheimer.
Il sintomo più comune è quello delle caldane, con modalità diverse da donna a donna. È quello che spaventa meno, perché a chi ha partorito può essere già successo di risvegliarsi in un bagno di sudore. Le esperte sostengono che passino in 3 anni, ma non è detta. L’aumento di peso non è legato alla menopausa in sé per sé, ma al cambiamento delle abitudini. La spiacevole notizia è che tutto il peso in eccesso si concentra sull’addome, costituendo un pericolo per il cuore.

Terapia sostitutiva: il meno possibile

È utile eliminare quei fastidi reali connessi alla menopausa, che a volte limitano la quotidianità. Nel 1976 il medico Wilson ha inventato la terapia sostitutiva, detta TOS. Era pensata per tutte le donne, per tutta la vita. Ovviamente era un miraggio, ma questo primo “farmaco” ricavato dall’urina delle giumente, chiamato Premarin , può essere un valido sostegno per chi accusa di più i vari sintomi. Dietro al suo utilizzo c’è una lunga storia di fake news, non si tratta di certo di un elisir. Anzi, essendo una terapia ormonale va fatta nella minor dose possibile, per non più di 5 anni.

Consigli utili

Per evitare di viverla come una patologia, occorre informarsi, conoscere e volere bene al nostro corpo. Tra i consigli pratici di Elena Mora vi è il mangiare meglio e meno, nel caso le quantità non fossero già corrette. Se non puoi rinunciare al vino non è un problema perché contiene resveratrolo che è benefico per la pelle ed è presente anche nei cosmetici. L’importante è la moderazione.È essenziale fare movimento e yoga che è un ottimo aiuto per la memoria e l’equilibrio. Il problema delle ossa fragili può essere ovviato se si potenzia l’equilibrio e quindi non cadendo, si evita il rischio di rottura. Un vero proprio toccasana è la risata e la compagnia delle amiche.

L’importanza di essere grate

Bisogna essere grate di essere arrivate alla menopausa. Uno studio americano ha chiesto a tre gruppi di persone di scrivere rispettivamente il diario di ciò che accadeva quotidianamente, solo le cose brutte e solo le cose belle. Il terzo gruppo di controllo aveva esami del sangue migliori, un sistema immunitario più forte, maggior energia ed entusiasmo e minori casi di depressione. Questo dimostra quanto sia importante concentrarsi sui lati positivi della vita ed essere sempre grate, non dando il benessere per scontato. Riflettere su chi ci apprezza alza l’autostima, che è un punto dolente per le donne. Inoltre accresce la FIL, felicità interna lorda, fatta di passeggiate, buon cibo, della pazienza che i compagni dimostrano, di mille privilegi e di infinite benedizioni. Perché siamo fortunate anche con la menopausa e se abbiamo problemi possiamo curarci gratuitamente. Con Elena Mora ed il suo libro “MenoPausa PiùVita”, la menopausa diventa un’avventura più che una maledizione.

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