Animae Mundi, le emozioni scolpite da Sabina Feroci

Sabina Feroci a Passaggi Festival 2018

L’arte di Sabina Feroci è quella di scolpire le emozioni.
Le sue sculture vengono plasmate a mano dall’artista attraverso un uso sapiente di pochi materiali: ferro, carta, colore. Crea delle figure umane, senza età, senza tempo, universali; creature uniche nel loro genere che a volte sono sole e altre volte in compagnia fra loro. Comunicano attraverso uno specifico linguaggio: quello del corpo e quello dell’anima. Il primo, in alcuni momenti è fisso, statuario, immobile e altri è libero, sciolto, tanto che l’artista crea dei movimenti cinetici portando il soggetto al limite massimo delle sue potenzialità fisiche. In tutto ciò vi è la ricerca di un linguaggio del corpo esterno che rispecchia il linguaggio del corpo interno.

Alcune sculture della Feroci esprimono leggerezza, ironia, hanno la sfrontatezza di
guardarci diritto negli occhi, di mettersi le dita nel naso, di fare il broncio altre esprimono melanconia, tristezza, attesa, silenzio, metafisica, solitudine, serenità. C’è nell’artista la meravigliosa e unica capacità di rappresentare i sentimenti più nobili e inconsueti. L’osservatore non è abituato a vedere tanta armonia di forme e di pensieri tutti insieme; ai tempi dei Greci le sculture dovevano rappresentare la bellezza attraverso l’armonia e la proporzione delle forme, poi si è arrivati all’espressività e al dinamismo fisico, fino a giungere a descrivere il disagio e il malessere interiore attraverso la deformazione del corpo. Le sculture di Sabina Feroci, sono prive di punte e di spigoli, non sono aggressive, angosciose, sofferenti, sono consapevoli di una propria realtà altra, sublime che va oltre i dolori e le sofferenze dell’esistenza, che pur conoscendoli vengono superati sia dalla dolcezza dei lineamenti, delle forme, morbide e sinuose del corpo, che attraverso i sentimenti, come l’amore, la tenerezza, l’affettuosità, la comprensione, uniti, a volte, ad atteggiamenti frivoli, stizzosi, come l’essere capricciosi, un po’ maleducati, irrispettosi. Questo denota che le creature di Sabina, sono essenzialmente libere, emancipate, svincolate dalle regole sociali, ma sono anche delicate e forti insieme, sicure e determinate, ognuna con la propria storia, la propria personalità.

Dopo l’atto dello scolpire, avviene l’atto del dipingere. Le sculture di carta vengono colorate con tonalità chiare, leggere, delicate che hanno il peso delle emozioni, dei sentimenti, rendendo l’opera evanescente, immanente, sospesa in un aurea sognante, dove l’immaterialità supera l’oggettività.

Paola Gennari

Sabina Feroci a Fano 2018Animae mundi di Sabina Feroci, informazioni utili

Mostra di scultura
San Pietro in Valle – Navata centrale, Via Nolfi (all’altezza di Via San Francesco d’Assisi)
Periodo: dal 27 giugno al 15 luglio
Orari: dal 27 al 1 luglio: dalle ore 18 alle ore 23, sabato e domenica: dalle ore 10.30 alle ore 12.30; dalle ore 18 alle ore 23.
Dal 2 al 15 luglio: martedì dalle ore 21 alle ore 23; venerdì: dalle ore 17 alle ore 20, sabato e domenica: dalle 10.30 alle 12.30; dalle ore 17 alle ore 20.
Ingresso libero

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