Ovidio e tra i classici più amati e più fortunati dell’antichità, il cui astro non ha mai conosciuto eclissi. È stato un importante poeta, l’autore di un’opera influentissima come le Metamorfosi, teorico della condotta amorosa, antiquario, inventore dell’epistola sentimentale, creatore di un’estetica.

Ma Ovidio, con la sua vicenda biografica, incarna anche il poeta decaduto, uno che grazie ai suoi versi acquista prestigio e gloria e che, a un certo punto, finisce chissà perché esule ai confini del mondo.

Ovidio è, dunque, libera voce dell’eros e del gioco erotico e al tempo stesso voce luttuosa dell’emarginazione e dell’esilio. Con lo stesso stile narrativo di Viva il latino, unendo commenti, citazioni e notizie storiche, Nicola Gardini racconta uno dei più grandi protagonisti della poesia di tutti i tempi, la sua vicenda ancora misteriosa, e la sua unicità che riesce a suonare necessaria e rilevante anche a distanza di secoli.

 

Nicola Gardini insegna Letteratura italiana e comparata all’Università di Oxford ed è Fellow di Keble College. È autore di romanzi, saggi, raccolte poetiche e numerose traduzioni dal latino, dal greco e dall’inglese. Nel 2012 ha vinto il Premio Letterario Viareggio-Repaci per Le parole perdute di Amelia Lynd. Collabora con «Robinson», l’inserto culturale di Repubblica.

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