Centenario di Dante Passaggi Festival 2021

Il giorno 22 Giugno con l’evento “A riveder le stelle” , la chiesa di San Francesco è stata allietata dalle poesie di Roberto Ariagno ( da “Il tempo di una muta”) , Denata Ndreca (da “La ragazza del Ponte Vecchio”) e Marco Ferri (da “Uscita secondaria”) , che conversando con Fabrizio Lombardo, celebrano il celebre poeta fiorentino nel suo settecentario anniversario di morte.

Il tema dei luoghi: tra passato e presente

Fabrizio Lombardo chiede ai tre poeti di partire da un tema che accomuna sia loro sia Dante Alighieri: un paesaggio, un luogo in cui abitare all’interno delle loro poesie, per poi confrontarle con il poeta fiorentino. A turno rispondono, inizia Roberto: per lui un luogo in cui abitare parte sempre dalle percezioni, parla di sfida. Una sfida di saper spiegare ciò che il paesaggio suggerisce, e poi riportarlo in poesia. Continua Denata, che esplica la sua percezione prettamente personale: i luoghi non vanno solamente visti, ma sentiti per stabilirne poi un attaccamento. Ciò che affascina enormemente la poetessa è l’impronta degli uomini che si imprime in determinati posti, proprio come fece Dante, in quanto ancora oggi il suo nome e il suo amore per Beatrice riecheggiano per le strade di Firenze. Segue infatti la sua dolce poesia ambientata nella celebre città fiorentina, che viene esaltata e celebrata: “Sei bella di giorno, splendente di sera, cerco un posto in cui fermarmi in mezzo alle tue colline, nel sorso rosso di un chianti, calice di vino giro tra le mani, corro da ferma tra corridoi e gallerie fino a piazza santa croce, dove dante canta ancora il suo amore senza fine.”
conclude Marco Ferri, che tramite la su poesia evidenzia l’importanza di riportare” il tempo ai luoghi”.

Poesia civile tra Dante e contemporaneità

Sappiamo che ogni sesto canto della divina commedia era dedicato al tema politico, quindi possedeva uno scopo civile. Da Fabrizio Lombardo viene lanciata una provocazione: ”La poesia è una delle scritture più attente al contemporaneo, e non facendo mercato ha una funzione civica vicina a quella della saggistica. Quanto avete sentito in linea la poesia non solo come cosa pubblica ma anche come privata?” Ariagno inizia dicendo che la poesia è il genere meno spontaneo in quanto riflette maggiormente sul suo mezzo. Tuttavia, la poesia assume una valenza civica anche perché è in grado di farci vedere il mondo sotto una luce diversa, incita a farsi domande su ciò che sembra scontato.
Denata esordisce che i poeti e l’arte arrivano laddove né la politica né la chiesa possono giungere, la poesia per lei è “una carezza che arriva al mondo” e di cui ognuno di noi trae beneficio. Marco, invece, conclude citando la traduzione di Raymond Queneau “L’instant fatal”  oltre a mettere in luce la versatilità del verso e l’ironia graffiante, esprime l’esigenza di fare poesia e di intrappolare quelle parole sfuggenti in un componimento preciso.

Omaggio a Luis Sepùlveda

All’interno dell’incontro si intreccia un’altra celebrazione, quella del poeta Sepùlveda scomparso recentemente durante i tempi di pandemia. Ce ne parla Denata, tramite la lettura drammatica ma delicata  della poesia “La morte di un poeta” : “La morte di un poeta ha qualcosa di diverso, come se morisse un po’ il cielo e il mare. Muore con lui l’amore che l’aspetta.”
Da questa parte riportata emerge tutto l’amore coltivato dalla poetessa verso questa nobile arte.

 

 

 

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