Il programma culturale dell’estate 2022

Etienn Lucarelli

L’assessore Etienn Lucarelli insieme alla giornalista Rula Jebreal a Passaggi Festival 2021

Pesaro è stata proclamata Capitale della Cultura Italiana 2024, una notizia certamente importante per l’intera regione Marche. Come ha accolto questa vittoria e in che modo pensa che possa influenzare la città di Fano?
“Abbiamo già lavorato con il vice sindaco e assessore alla Cultura di Pesaro Daniele Vimini e anche Fano vivrà da protagonista questo bellissimo risultato per la città di Pesaro. In considerazione del nostro territorio, di come è composto, della nostra peculiarità di non avere un unico centro, ma tre grandi città e tanti piccoli borghi, credo che si debba lavorare insieme per valorizzare appieno quello che abbiamo. Tra l’altro, il progetto vincitore parla proprio di questo e Fano valorizzerà le proprie peculiarità e metterà sul tavolo tutto ciò che di positivo possiede. Passaggi Festival, che è stato ed è uno dei principali protagonisti di Fano, avrà ovviamente il compito di far parlare del nostro territorio”.

Come si prospetta la stagione estiva di Fano dal punto di vista turistico? Quali sono gli eventi in programma e quali i progetti che il suo assessorato intende sostenere maggiormente?
“Fano ha alcune grandi manifestazioni che l’amministrazione comunale sostiene e su queste, ma non solo, puntiamo per la promozione della città. A gennaio abbiamo presentato un’anteprima del programma turistico, sia per offrire agli operatori del settore uno strumento adeguato sia per far conoscere e proporre Fano ai turisti che sceglieranno le mete delle vacanze. In questa programmazione ritroviamo Passaggi, insieme al Festival Internazionale Jazz by the Sea, al Carnevale di Fano, al Brodetto Fest e a Fanum Fortunae – la Fano dei Cesari.
Inoltre, ci sono molte altre manifestazioni in programma, come il Palio delle Contrade, l’Incontro Internazionale Polifonico, Letteraria, il Gran Galà dell’Olio. Si tratta di un programma ricco, variegato, che esprime i punti di forza della città, un programma che in molti ci possono addirittura invidiare, frutto di una città che vive un dinamismo culturale senza pari, nonostante il periodo di pandemia che ancora stiamo attraversando. Sono le tante espressioni culturali a determinare la vera ripartenza economica che serve al nostro territorio. Ecco, se io penso a questo, al calendario che si è già prospettato, alla creatività della nostra città, alla ricchezza culturale che abbiamo, credo che avere la possibilità di tenere accesi i riflettori nella nostra provincia, come dicevamo prima in relazione a Pesaro Capitale della Cultura 2024, sia anche per Fano un’occasione da non perdere”.

Lei ha nominato Passaggi, è una delle manifestazioni più giovani e quest’anno festeggia dieci anni di attività.
“Passaggi fa parte del cuore della città. In questi anni il festival è cresciuto, sia per le capacità delle persone che ci lavorano, sia per merito della città stessa, che vive in modo particolare i giorni della manifestazione e ama ciò che propone: i libri e la lettura. Passaggi ha il compito di rappresentare al massimo la nostra città in ambito culturale e siamo certi che continuerà a farlo, come del resto ha fatto negli scorsi anni”.

Le conseguenze della crisi economica

Il settore degli eventi continua a essere pesantemente colpito. Prima per via della situazione pandemica e ora di nuovo dalla crisi economica, aggravata dal conflitto russo-ucraino, di cui stiamo già sentendo gli effetti. Qual è il ruolo dell’ente pubblico, all’interno di questo scenario, e come pensa di intervenire nel sostenere le attività culturali che, come Passaggi Festival, sono gratuite per il pubblico e non hanno redditività dirette, a parte la ricerca sponsor?
“L’istituzione ha sempre il compito di cercare di capire come dare il massimo supporto, non solo a livello economico, ma anche organizzativo, anche pratico, affinché le espressioni come Passaggi possano trovare la loro miglior forma. Proprio questo è il compito che abbiamo: creare le basi affinché le associazioni, i cittadini, i soggetti economici, turistico-culturali possano lavorare al meglio”.

In questi giorni è impossibile non domandarsi cosa quale evoluzione potrà avere la situazione internazionale. Quali ripercussioni crede che potranno esserci sui flussi turistici in arrivo?
“Viviamo tutti con grande preoccupazione la situazione internazionale perché, come è già visibile, genera aumenti di alcuni beni primari e dell’energia. Ed è proprio la voce ‘energia’ a diventare insostenibile nei bilanci aziendali e, lasciatemelo dire, anche in quelli degli enti pubblici. Anche gli eventi culturali sono colpiti da questa situazione e credo che, come avvenuto con la pandemia, tutte le istituzioni, quindi comuni, regioni e governo, si debbano unire per mettere a punti sostegni che aiutino l’economia turistico-culturale. In questo caso, tra l’altro, parliamo di una crisi internazionale dove sono protagoniste l’Ucraina, il principale granaio d’Europa, e la Russia, il nostro maggior fornitore di energia. Gli effetti, quindi, peseranno su tutta l’economia e inevitabilmente anche sul mondo della cultura. Tutto questo, poi, senza voler tirare in causa le problematiche sociali e culturali che si porta dietro una guerra. Tra l’altro, vengo da due giorni di missione ai confini con Ucraina per portare in salvo alcune persone che hanno la famiglia a Fano e si trovano in condizioni molto precarie, dove i bambini sono quelli che pagheranno le conseguenze maggiori degli atti scellerati degli adulti”.

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