legge su libri e lettura

Approda in Senato il disegno di legge su libri e lettura. Dopo l’approvazione, la scorsa settimana, da parte della Commissione Cultura del Senato, comincia oggi, nell’Aula di Palazzo Madama, l’iter per l’approvazione definitiva del provvedimento per la promozione ed il sostegno ai libri e alla lettura.

La legge in discussione si propone di abbassare lo sconto sul prezzo di copertina dei libri al 5%, rispetto al 15% della normativa precedentemente in vigore, equiparando tale percentuale per librerie, editori e, soprattutto, per i negozi on line.

Legge su libri e lettura: le novità della riforma

La nuova norma di legge, non riguarderà i libri acquistati dalle biblioteche per uso interno, mentre per i libri di testo adottati dalle scuole la scontistica potrà ancora arrivare al 15%.

La legge prevede, inoltre, periodi particolari nel corso dell’anno, che saranno stabiliti in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, nei quali le case editrici potranno applicare sui loro testi uno sconto del 20% (ad esclusione dei libri pubblicati nei sei mesi precedenti il periodo promozionale) ed in concomitanza, le librerie potranno proporre a scaffale uno sconto del 15%.

Il sostegno di Ali, Federcatolai e Adei: una legge che fa giocare tutti alla pari

Novità importanti, che vengono lette, però, in maniera differente da Associazioni e Sindacati di librai ed editori.

Da una parte, la riforma ottiene il sostegno e l’apprezzamento dei presidenti dei librai di Ali Confcommercio Paolo Ambrosini, di Federcartolai Confcommercio Medardo Montaguti, e di Adei Editori Indipendenti Marco Zapparoli, che hanno parlato di “una legge che sostiene lettura, cultura e diffusione del libro, che fa giocare tutti alla pari e premia la concorrenza basata sulla competenza e non sul potere o sul monopolio”.

Sil Confesercenti a favore della legge su libri e lettura per riequilibrare la concorrenza

Analoga la posizione del Sil, il sindacato italiano librai e cartolibrai aderente a Confesercenti che da tempo si batte per una revisione della normativa.

“E’ dal 2014 che il Sil Confesercenti ha gettato le basi per una legge che regolamentasse il settore –ha affermato la presidente Cristina Giussani- soprattutto per quanto riguarda le promozioni.

Riequilibrare la concorrenza -prosegue Giussani- significa, sia garantire la sopravvivenza dei librai indipendenti, che dare la possibilità all’acquirente di fare una valutazione non solo sul prezzo, ma anche sul servizio”.

La contrarietà dell’Associazione Italiana Editori: “A pagare saranno lettori e famiglie”

Su una linea del tutto differente, invece, è la valutazione dell’AIE, l’Associazione Italiana Editori, la più rappresentativa degli editori italiani grandi e piccoli, preoccupata per gli effetti che la riforma di legge avrà sul mercato e su tutti gli operatori.

“Riducendo lo spazio di manovra sul prezzo dei libri a disposizione dei punti vendita –ha spiegato il presidente AIE Ricardo Franco Levi- a pagare saranno principalmente i lettori e le famiglie”.

Non basta, quindi, secondo l’Associazione, ridurre lo sconto per rilanciare le piccole librerie, ma fondamentali saranno altri strumenti come le detrazioni fiscali ed il bonus cultura finalizzati ad incrementare l’acquisto dei libri e a favorire, quindi, tutto il comparto.

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