LIBRI 2021

Pagina a cura di Isabella Roberti e Bianca Savino

Accendipensieri

di Sabrina D’Alessandro, Rizzoli

 

Hai mai sentito parlare della ciuffola e del torotella? Dei salamistri e degli squassapennacchi? Probabilmente no. Ci sono bellissime parole rimaste sepolte nelle pagine di vecchi dizionari, eppure molto più utili di quanto si possa immaginare. Accendipensieri è un libro speciale, dove potrai riscoprire parole che quasi nessuno conosce più, con tanto di definizione e illustrazione. E dove, con l’aiuto di piccoli linguisti come te, potrai divertirti a inventarne di nuove. Cosa ti serve? Solo un po’ di fantasia… le parole antiche accendono idee nuove!
«Questo non è un libro ordinario, ma un ordinario libro dell’Urps». Cos’è l’Urps? L’Ufficio Resurrezione Parole Smarrite: ente fra arte e linguistica fondato da Sabrina D’Alessandro nel 2009 e «preposto al recupero di parole smarrite benché utilissime alla vita sulla terra». Accendipensieri nasce dai laboratori tenuti dall’autrice nelle scuole ed è interamente illustrato con gli splendidi disegni di 71 bambini dai 7 anni in su.

Rassegna “Chiedersi perché. Libri filosofici per bambine e bambini” – Presentazione del libro e Laboratorio

L’Autrice conversa con Ippolita Bonci Del Bene (Esperta in pratiche di filosofia per bambini)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 18.30-19.30

Mediateca Montanari Memo

album

di Elisa Donzelli, Nottetempo

 

album è una raccolta poetica d’esordio che abbraccia due età della vita, i venti e i quarant’anni, in un andirivieni continuo tra tempi sfusi: “ottanta novanta zero dieci sono numeri non anni, senza un criterio preciso mi riappaiono le parti strappate del tutto”. Sullo sfondo di un’aderenza inconscia a quell’Italia degli anni settanta e ottanta che tradiva le grandi eredità e falliva agli occhi di chi è nato durante il terrorismo e cresciuto nel ventennio berlusconiano, la memoria personale traccia un disegno, come se unisse dei puntini. Eventi della cronaca e della storia – il terrorismo, la Guerra del Golfo, l’ascesa di Forza Italia al governo, l’omicidio di Marta Russo, il dissesto geologico – si incrociano a luoghi e incontri personali, formando la coscienza di un’identità femminile singolare e insieme comune alla generazione nata dopo il ’68. Nella poesia di Elisa Donzelli, il verso limpido e sapiente sfida la distanza tra le epoche, tra i vivi e i morti.

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

L’Autrice conversa con Fabrizio Lombardo (Poeta, Redattore rivista VersoDove)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa di San Francesco 

Anatomia di un cuore selvaggio

di Asia Argento, Piemme

 

«Ci vuole coraggio a prescriversi da soli una auto-autopsia completa, non so in quanti sarebbero soddisfatti dell’esito dell’analisi spietata di se stessi. E allora coraggio, questa è la mia e, prima di giudicare, vi invito a fare altrettanto.»

Con queste parole e contro ogni falso pregiudizio e perbenismo, Asia Argento inizia a raccontare la sua storia, senza concedere sconti a nessuno, tanto meno a se stessa. Un’infanzia difficile, la sua: una bambina abbandonata e cresciuta troppo in fretta che fa la spola tra una casa e un’altra, sola nella notte romana, e che deve fare i conti con due genitori artisti, due “egoismi enormi” che si trovano a gestire una famiglia sgangherata e disfunzionale. Poi, l’adolescenza tra rave party e i primi flirt, la sua carriera sul set, iniziata a nove anni, in balia di registi geniali, ma anche sadici. Anatomia di un cuore selvaggio sembra racchiudere tante vite insieme per la quantità di eventi che incalzano il lettore come in un romanzo mozzafiato. È col fiato sospeso infatti che il lettore leggerà di Asia nel mondo degli orchi, ma lei non si tira indietro neanche in questo caso e sviscera tutto, anche le note più crudeli, le più difficili da raccontare.

 

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

L’Autrice conversa con Lorenzo Palavolini (Scrittore, Conduttore Rai Radio 3)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Pincio

Aprescindere

di Francesco Patrik Luzi, Independently published

 

“Un neuroscienziato cognitivo dell’Università di Groningen in Olanda, un certo Jacob Jolij, aveva scoperto, applicando formule matematiche, che Don’t stop me now dei Queen era la canzone più incoraggiante del mondo. Non poteva essere così!
Eppure quella mattina, mentre ero fermo ad un semaforo rosso, il mio stomaco vibrò assieme alla mia anima, mentre l’auto si riempiva del sol-fa di un pianoforte e di una voce sovrapposta in un’unica parola Tonight!. Sul parabrezza mi sembrò di vedere le dita riflesse mentre premevano sui tasti bianchi e neri e liberavano note nell’aria, al di fuori dall’abitacolo. Note che si fondevano con la voce solista unendosi in un’armonia delicata e soave. Poi l’arrivo di altre voci, quelle del coro; voci che si ponevano in modo contrapposto, come a voler provocare tensione, preludio ad un’accelerazione inaspettata, governata dall’ingresso del suono del basso, un suono che dopo aver strisciato le corde in qualche slides diventava protagonista con un ritmo battuto e regolare che prendeva prepotentemente il dominio della scena”.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autore conversa con Paolo Sirri (Passaggi Festival)

Sabato 19 giugno 2021, ore 9.30 – 10.30

Bagni Torrette (Torrette)

A pari merito

di Lia Celi, Einaudi ragazzi

 

Fulvio e Zoe sono giovanissimi attori ingaggiati nel cast di Uguaglianza a tempo di walzer, una fiction televisiva ispirata alle lotte delle suffragette, le attiviste che nel primo Novecento si batterono per il voto alle donne. Leggendo il copione e provando le loro scene, il timido Fulvio e la pugnace Zoe scoprono un capitolo di storia che a scuola non si studia mai: il femminismo, l’unica rivoluzione non violenta (e riuscita) del Novecento, grazie alla quale metà dell’umanità ha ottenuto diritti negati da sempre e oggi dati per scontati. Ma i due ragazzi cominciano anche ad aprire gli occhi su vecchi pregiudizi e disparità di genere che ancora resistono ai nostri giorni, perfino nella troupe di Uguaglianza, dove le donne, compresa la celebre attrice protagonista, guadagnano e contano meno degli uomini.  Tra finzione e realtà, i due giovani attori capiscono che il finale dell’epopea femminista non è la supremazia di un genere sull’altro, ma la libertà e la dignità di entrambi. Un lieto fine non irraggiungibile, se ragazze e ragazzi svegli e consapevoli come Fulvio e Zoe impareranno a scriverlo insieme.

 

Rassegna “Piccoli asSaggi – La saggistica per diventare grandi”

L’Autrice conversa con Valeria Patregnani (Direttrice Sistema Bibliotecario Fano)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 18.30-19.30

Mediateca Montanari Memo

Celestia, libro 1 

di Manuele Fior, Oblomov

 

Celestia è in tutto e per tutto la Venezia di un mondo parallelo: un rifugio dalle invasioni barbariche prima, poi il centro del mondo culturale e commerciale, infine l’icona mondiale del turismo di massa. In un futuro indefinito, un’ondata migratoria proveniente
dal mare e che è risalita sulla terraferma ha risparmiato la piccola isola di Celestia, sulla quale hanno trovato riparo i fuggiaschi e, tra questi, una piccola compagnia di giovani telepati, accolti da un anziano abitante, il dottor Vivaldi. Distrutto il ponte che la
collegava alla terraferma, l’enclave vive nell’ignoranza di quello che è successo attorno: la sola economia è quella del baratto, la città è scivolata inesorabilmente nell’anarchia, il ghetto è dominato da bande di delinquenti mascherati. Il dr. Vivaldi vuole formare un gruppo che possa prendere il governo dell’isola, ma Dora, la telepate più dotata, è scomparsa da due settimane. è fuggita con Pierrot, un personaggio misterioso ben conosciuto nei bassifondi per le sue pericolose frequentazioni. La lunga fuga dall’isola di Dora e Pierrot attraverso le calli di Celestia e poi sulle spiagge di una laguna in piena metamorfosi, servirà a forgiare per sempre il loro carattere. Il loro sogno di libertà si spingerà fino all’estremo: verrà allora il momento per Pierrot di rendere conto delle sue azioni criminali e per Dora di accettare la propria natura, quella di un’umanità nuova e inedita, che muove i primi passi in un’Europa del futuro.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’Autore conversa con Alessio Trabacchini (Critico di fumetti)

Lunedì 21 giugno 2021, ore  22.00-23.00 

Pincio

Celestia, libro 2 

di Manuele Fior, Oblomov

 

Celestia è in tutto e per tutto la Venezia di un mondo parallelo: un rifugio dalle invasioni barbariche prima, poi il centro del mondo culturale e commerciale, infine l’icona mondiale del turismo di massa. In un futuro indefinito, un’ondata migratoria proveniente
dal mare e che è risalita sulla terraferma ha risparmiato la piccola isola di Celestia, sulla quale hanno trovato riparo i fuggiaschi e, tra questi, una piccola compagnia di giovani telepati, accolti da un anziano abitante, il dottor Vivaldi. Distrutto il ponte che la
collegava alla terraferma, l’enclave vive nell’ignoranza di quello che è successo attorno: la sola economia è quella del baratto, la città è scivolata inesorabilmente nell’anarchia, il ghetto è dominato da bande di delinquenti mascherati. Il dr. Vivaldi vuole formare un gruppo che possa prendere il governo dell’isola, ma Dora, la telepate più dotata, è scomparsa da due settimane. è fuggita con Pierrot, un personaggio misterioso ben conosciuto nei bassifondi per le sue pericolose frequentazioni. La lunga fuga dall’isola di Dora e Pierrot attraverso le calli di Celestia e poi sulle spiagge di una laguna in piena metamorfosi, servirà a forgiare per sempre il loro carattere. Il loro sogno di libertà si spingerà fino all’estremo: verrà allora il momento per Pierrot di rendere conto delle sue azioni criminali e per Dora di accettare la propria natura, quella di un’umanità nuova e inedita, che muove i primi passi in un’Europa del futuro.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’Autore conversa con Alessio Trabacchini (Critico di fumetti)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 22.00-23.00 

Pincio

Cenere, o terra

di Fabio Pusterla, Marcos y Marcos

 

Tra queste poesie vive una pace nuova, che accoglie in sé la testimonianza civile, l’asprezza e l’abisso. C’è una casa a cui tornare, benché sul bordo del ghiacciaio; una parola che scocca dopo il male. “La vertigine dunque
lasciamola muta”, “diciamo lo splendore”.

Si apre con la preghiera della rondine, si chiude con lo sguardo di un bambino, questo libro che ha gli antichissimi quattro elementi – terra, aria, acqua e fuoco – come poli attrattivi, e non “secondo il calcolo di un progetto, piuttosto attraverso un agguato dell’immaginazione”. Procede lungo sentieri di silenzio, luce sprecata, “torsioni e torture senza grida / slogamenti della crosta della terra”, per un cammino accidentato, per la sua esplorazione crudele; poiché non si può “restare, lasciarsi / cadere e farsi pietra / tra le pietre”. Incontra fantasmi a un concerto, stelle di calcite dentro il buio; e capre sopra i bordi della luna. Trova “l’acqua che ha rotto il cristallo / lo specchio il bicchiere”. “L’acqua che spolpa / cavallo e cavaliere”. E come il Custode delle acque, le si addormenta accanto, si fida di lei: “anche quando minacci, e ti gonfi / anche quando porti via / tutto con te. // I giorni, i ponti, i tetti. / E anche me”. In questo abbandono senza resa, giungendo infine in un “luogo che dice fermati, respira”, “La strada che prosegue fa un po’ meno paura”.

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

L’autore dialoga con Fabrizio Lombardo (Poeta e Redattore rivista VersoDove)

Domenica 20 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa San Francesco

Che fine hanno fatto i bambini 

di Annalisa Cuzzocrea, Piemme

 

«Che fine hanno fatto i bambini?» chiedevano alcuni striscioni comparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown, quando le scuole erano chiuse e i ragazzi erano spariti dal discorso pubblico. Quando il presidente del Consiglio e il Comitato tecnico-scientifico avevano dimenticato di decidere se un bambino, accompagnato, potesse fare almeno un giro intorno al palazzo per capire che il mondo non era scomparso, avere un’idea di quel che stava accadendo davvero. Annalisa Cuzzocrea, inviata de «la Repubblica», mamma di Carlo e Chiara, ha deciso di indagare sul perché i bambini e i ragazzi non siano stati visti dal governo alle prese con l’emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quanto pesante sarebbe stata la conseguenza della chiusura delle scuole, dell’isolamento nelle case, soprattutto per i più fragili e per chi vive in contesti difficili. Attraverso il dialogo con psicologi, scrittori, economisti, demografi, sociologi, registi, insegnanti, genitori, nel viaggio che la porta fino ai Quartieri Spagnoli di Napoli e dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia, l’autrice scopre le ragioni di fondo dell’invisibilità di infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Dove le esigenze e i diritti dei più piccoli, dei più giovani, vengono sempre dopo. Messe dallo Stato a piè di lista, mentre troppo, quasi tutto, si delega alle famiglie di appartenenza. I bambini sono considerati “bagagli appresso” dei genitori, appendici affidate alle loro cure, non cittadini degli spazi che abitano, quasi mai pensati per chi ha meno di 18 anni. È solo un problema politico o è anche e soprattutto un problema culturale? Perché l’Italia stenta a vedere i suoi figli per quello che sono, e si limita a studiarli attraverso quello che consumano? Se tutto è affidato alla famiglia, cosa si fa dove l’ambiente d’origine non funziona, non aiuta, non permette di “fiorire”? Che fine hanno fatto i bambini è un testo necessario per capire cosa ci stiamo perdendo, come stiamo mettendo in pericolo il nostro futuro. E da dove bisogna ripartire.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autrice conversa con Giorgio Santelli (Giornalista, Rai News24)

Martedì 22 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Piazza XX Settembre

Coco Chanel. Una donna del nostro tempo

di Annarita Briganti, Cairo

 

La storia di ogni grande donna è la storia delle sue guerre. Quelle di Coco Chanel sono state almeno quattro: due conflitti mondiali, le battaglie sindacali degli anni Venti e Trenta, e la guerra contro i suoi fantasmi. Questa, la più cruenta di tutte, comincia con l’abbandono da parte del padre, prosegue con l’infanzia lontana dalla famiglia, «esiliata» in un convento di suore – che però, conquistato il benessere, sosterrà economicamente – e poi con la perdita di un grande amore, il più grande, e con la rinuncia a una casa vera e propria per trasferirsi al Ritz, dove il fermento quotidiano di un albergo spera possa tenere a bada il silenzio, la solitudine che da sempre l’assediano. Regina del jet-set intellettuale nella Parigi d’oro degli artisti, creatrice di uno stile immortale, diva delle sfilate internazionali, frequentatrice delle stanze del potere, amata da musicisti, poeti, aristocratici, forse in realtà Chanel ebbe due unici amici veri: le forbici d’argento che portava al collo, e i suoi libri. In una narrazione che all’intensità della ricerca unisce una concezione viva della memoria quale dimensione non del passato, ma del presente, Annarita Briganti conduce il lettore in un vero e proprio incontro con una donna che a mezzo secolo dalla scomparsa appartiene ancora, e pienamente, al nostro tempo. Nel suo racconto, i luoghi attraversati e i sentimenti vissuti fanno brillare gli eventi storici di luce propria, restituendoci la persona Chanel al di là dell’icona, le sue verità oltre le leggende e le polemiche, la sua forza oggi che, come mai prima, ne avvertiamo il bisogno.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Brigida Gasparelli (Giornalista, Passaggi Festival) e Ludovica Zuccarini (Vice Direttore Passaggi Festival)

Martedì 22 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

Come il mal di pancia

di Le Coliche, Mondadori Electa

 

Ogni storia è una storia d’amore. Tranne quando a scriverla sono due fratelli. E non due fratelli qualsiasi, ma i fratelli Colica. Sì, Colica, avete capito bene. Come il mal di pancia. Prima di essere creator di YouTube, con milioni e milioni di visualizzazioni, Claudio e Fabrizio Colica erano semplicemente fratelli: due anni e mezzo a separarli, una vita intera da spartire. Vestiti, giacche, mutande e adesso anche un libro. Ma, si sa, dividere tutto, proprio tutto, non è sempre facile. Anzi, a volte è un vero e proprio inferno. È così che il duo comico più famoso del web ha deciso di riavvolgere il filo della memoria, tornare indietro nel tempo, all’epoca della scuola, dei primi amori e dei primi lavoretti, e regalarci un diario dei ricordi straordinariamente spassoso. Un racconto brillante e pungente che vi farà
ridere, certo, ma anche riflettere su cosa vuol dire essere fratelli. Fratelli così diversi. Fratelli per sbaglio.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

Gli Autori conversano con con Ivana Stjepanovic (Radio Speaker)

Domenica 20 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Pincio

Come rubare un Magnus 

di Davide Toffolo, Oblomov

 

Durante una mostra antologica su Magnus viene rubata una tavola originale. Questo è il romanzesco inizio del nuovo graphic novel di Davide Toffolo, Come rubare un Magnus. Davide stesso, un fisioterapista cieco e una professoressa di Storia dell’arte si mettono alla ricerca del ladro, e ripercorrono la vicenda artistica e umana di Magnus, il disegnatore più popolare del fumetto italiano degli anni ‘60 e ‘70 con personaggi come Kriminal, Satanik e Alan Ford, che divenne poi autore completo nel 1975 con Lo Sconosciuto.
Una vicenda umana e professionale, quella di Magnus, che è di per sé un’avventura. Un autore dedito totalmente ai personaggi che verranno, da Milady nel 3000 ai Racconti erotici, alle Femmine incantate, Necron fino alla sfida con il più grande eroe del fumetto italiano, Tex Willer.
Davide Toffolo in Come rubare un Magnus ricostruisce la biografia di Magnus, l’amicizia con Bonvi – creatore delle popolarissime Sturmtruppen – e la parabola del fumetto italiano dagli anni ‘60 a oggi, attraverso le personalità che hanno lavorato con lui – editori (Max Bunker, Renzo Barbieri, Luigi Bernardi, Sergio Bonelli) e autori. Una vicenda che si intreccia a doppio filo nella giocosa permanenza nella magica Castel del Rio, e nel tragico, epico finale, qui esplicitamente raccontato.
Davide Toffolo disegna Magnus con la grazia e l’emozione che già aveva mostrato in Carnera e Pasolini, mettendo a fuoco ciò che ha rappresentato nella cultura popolare italiana. Lo fa da “erede”, riconoscendo il debito verso il maestro: “il suo segno è nel mio lavoro, come in quello di molti altri della mia generazione e di quella precedente, come Andrea Pazienza, per esempio.”

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’autore conversa con Alessio Trabacchini (Critico di Fumetti) e Ivana Stjepanovic (Radio Speaker)
Presentazione del libro e Live musicale

Venerdì 18 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Pincio

Corso di filosofia in tre secondi e un decimo

di Daniele Aristarco, Einaudi ragazzi

 

Chi sono io? Che cos’è la liberta? A cosa servono le storie? A cosa serve l’arte? Perché si muore? Da quando hai cominciato a parlare, non fai altro che interrogarti su te stesso e il mondo? Oppure di domande non te ne poni mai, perché è già tutto così complicato che meno dubbi hai e meglio è? O, ancora, ti chiedi se sei l’unico a sentirti come se ti aggirassi in un bosco misterioso, alla ricerca di una via d’uscita?
Questo libro è per chi, come tutti gli esseri umani, non può fare a meno di cercare qualcosa. Anche se ancora non sa cos’è. Un corso di filosofia, ma con lezioni di tre secondi (il decimo finale è per un’altra cosa). Un insieme di storie, ma col finale ancora tutto da decidere.
Per alcuni anni ho raccolto le riflessioni luminose, i racconti enigmatici, i dubbi profondi e gli aneddoti esilaranti che le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini mi hanno consegnato durante i nostri incontri. Ne ho cavato importantissime lezioni di filosofia. Sono stati loro ad impartirmele, a insegnarmi a porre le giuste domande, a ridere per capire, a tacere per meglio sentire. Io ho provato a restituirle in questo “Corso di filosofia in tre secondi e un decimo”. A partire dalle loro domande, ho ripercorso la storia delle idee, ho ipotizzato un modo per continuare il gioco in classe o altrove, badando sempre di lasciare ai lettori “un decimo di secondo per lo stupore. – Daniele Aristarco

Rassegna “Chiedersi perché. Libri filosofici per bambine e bambini” – Presentazione del libro e Laboratorio

L’Autore conversa con Ippolita Bonci Del Bene (Esperta in pratiche di filosofia per bambini)

Sabato 19 giugno 2021, ore 18.30-19.30

Mediateca Montanari Memo

Danzare nella tempesta

di Antonella Viola, Feltrinelli

 

Ogni giorno il nostro sistema immunitario ascolta i segnali provenienti dal nostro corpo e dall’ambiente in cui viviamo. Nel farlo, ci difende dagli attacchi esterni. Il nostro organismo è capace di un’infinita potenzialità: è pronto ad affrontare qualsiasi nemico, codificandolo e costruendo la propria memoria. La stessa memoria che noi abbiamo imparato ad aiutare con i vaccini.
Oggi il mondo è colpito da una calamità feroce. Non eravamo completamente ignari quando è arrivata, ma ci siamo fatti trovare impreparati. Di certo, sappiamo che questa pandemia non sarà l’ultima. Di fronte a questa trasformazione epocale le risposte della politica sono spesso dettate dalla paura e dallo sgomento. È difficile per tutti rinunciare non solo alle vecchie abitudini, ma anche alla forma che il nostro stile di vita aveva prima. Ma come possiamo cambiare la nostra postura nei confronti del mondo, che ormai è già cambiato sotto i nostri occhi?
Antonella Viola costruisce una mappa per abitare questa rivoluzione e comincia con l’invito a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, per capire la razionalità che muove il nostro organismo. Il nostro corpo è un meraviglioso sistema di comunicazione. Ciascuna parte collabora con l’altra, inviando segnali e traducendoli costantemente. Senza sosta si misura con l’ignoto che viene da fuori e lo affronta. Dobbiamo ricordarci che nessuno di noi può prescindere dagli altri e dall’ambiente in cui vive. Abbiamo la responsabilità di imparare la lezione del virus, perché con sé porta le contraddizioni di un mondo globalizzato che trascura la catastrofe del clima e non si occupa delle disuguaglianze sociali. Per fortuna ad aiutarci c’è la scienza, che da secoli si misura con la realtà e le rivoluzioni non con la lotta, ma con la cautela e la leggerezza.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autrice conversa con Alessandra Longo (Giornalista)

Domenica 20 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Piazza XX Settembre

Donne che innovano

di Giada Palma, Indipendently published

 

Giada Palma, classe 1988, presenta la sua prima opera letteraria: Donne che Innovano.
Il libro, scritto nel corso del 2020, è il racconto corale di venti imprenditrici, la cui vita e attività sono esempi di dedizione, resilienza e forza. Se gran parte di loro sono scienziate, altre utilizzano semplicemente il potenziale offerto dalla tecnologia per generare un impatto a livello globale, contribuendo attivamente a disegnare il nostro futuro.

«L’estate scorsa, in piena pandemia, ho sentito l’esigenza di reagire al clima di incertezza, alla solitudine e precarietà. Volevo guardare altrove e parlare di qualcosa di bello. Quasi per caso ho scoperto che esiste un premio europeo per le donne che innovano. Ho contattato le finaliste proponendo un’intervista e la loro risposta è stata immediata ed entusiasta. Sono racconti che parlano di una grande forza, resilienza, serietà. Racconto storie molto diverse tra loro eppure ho percepito una grande comunanza tra queste donne, come se le tante strade percorse sottendessero un’etica e una visione condivise. Nelle loro parole ho letto un’aspirazione, che credo diventerà trainante nei prossimi anni, verso un mondo più “giusto” e più “umano” – o come dicono meglio gli inglesi humane». Racconta l’autrice, Giada Palma.

Ad animarlo sono le storie di innovatrici straordinarie, che giorno dopo giorno avanzano nel loro ambito, creando nuove tecnologie o sperimentando modelli di business più sostenibili.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione

L’Autrice conversa con Brigida Gasparelli (Giornalista, Passaggi Festival)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 9.30 – 10.30

Bagni Torrette (Torrette)

Dov’è Willie? Un dialogo con Giuseppe Civati

di Willie Peyote, People

 

«Si può essere duri e implacabili senza uscire – mai – dal politicamente corretto? I buoni saranno distrutti dalle loro buone maniere? Dove andremo a finire, signora mia? Un rapper queste cose le sente prima di
altri, per motivi professionali. Artistici e lavorativi, proprio. E Willie lo sente in particolare perché pensa che, a furia di non poter più dire nulla, non si parli più di niente. Ossessionati dalla forma – dal formalismo, per la
precisione – la sostanza si è perduta. E lui no, non ci sta.»
People inaugura la sua nuova collana “Birrette” con la conversazione tra Willie Peyote e Giuseppe Civati. Parlerà il primo, l’altro ascolterà. In un dialogo franco e spensierato, i due discuteranno della scena musicale e del contesto culturale. Torino, l’Italia, le cose che contano, fino alla partecipazione del cantautore alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

L’Autore conversa con Giuseppe Civati

Martedì 22 giugno 2021, 21.00 – 22.00

Pincio

Ecologia della felicità Passaggi Festival 2021 Fano

Ecologia del sorriso

di Stefano Bartolini, Aboca

 

Da più parti si sostiene che una riconversione ecologica dell’economia comporterà dei sacrifici che impatteranno negativamente sul nostro benessere. Ma è veramente così? Partendo dagli studi sulla felicità degli ultimi decenni, questo libro dimostra che possiamo vivere più felicemente e in modo sostenibile. Condividere rende felici e non inquina; possedere non rende felici e inquina. Ma invece di migliorare la condivisione, la nostra società punta alla crescita economica, all’espansione del potere d’acquisto. il risultato è un mondo che non è non è né felice, né sostenibile. Negli ultimi decenni sono dilagate solitudine, perdita di senso di comunità, di solidarietà e di appartenenza, oltre al degrado degli ecosistemi. Questo è il prodotto di una società che desertifica le relazioni umane perché stimola ossessivamente il possesso e la competizione, in nome della crescita economica. Occorre decelerare. Questo libro mostra come fare per ampliare la condivisione: come organizzare le città in modo da ridurre la solitudine; quali metodi di insegnamento attuare nelle scuole per formare persone capaci di costruirsi buone relazioni e vite felici; quali modalità di organizzazione del lavoro nelle imprese favoriscano il benessere e le relazioni di chi ci lavora; quali leggi contrastino la manipolazione operata dal marketing. Il tutto da una prospettiva ecologista matura ed equilibrata, lontana da ottimismi entusiastici e da pessimismi catastrofici. Stefano Bartolini propone un manifesto dei cambiamenti politici, sociali ed economici che sono possibili e necessari per smetterla di sfidare la natura, anche quella umana.

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autore conversa con Lorenzo Pavolini (Scrittore, Conduttore Rai Radio 3)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 18.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco

E questo cuore non mente

di Levante, Rizzoli

 

Inquieta, indomabile. Ma anche indifesa, brutalmente sincera, forse  pure un po’ antipatica. Questa è Anita: una donna come tante che somiglia solo a se stessa. Nel lavoro ha successo, è una giornalista affermata, ma in amore colleziona disastri. L’ultimo in ordine di tempo si chiama Marco, “nessun segno particolare, non un tatuaggio, non un piercing alle orecchie, al naso, niente. La faccia di uno che non attira l’attenzione. Piaceva a tutti, non se lo ricordava nessuno”. Lei però se lo ricorda bene. Ricorda quando lui l’ha fatta ridere per la prima volta, sotto un cielo blu di Prussia, con un gin tonic in mano e la testa leggera leggera. Ricorda le caffettiere che preparava solo per lei, per non farle mancare la colazione. Ma ricorda anche i silenzi terribili, carichi di risentimento, con cui la chiudeva fuori dal suo mondo senza darle spiegazioni. Perché ogni storia d’amore è così: per comprenderla tutta, bisogna cominciare dalla fine. E adesso che anche con Marco è finita, dopo tante tempeste e uomini sbagliati, Anita desidera soltanto salvarsi il cuore, metterlo al sicuro. Per curare l’anima dalle ferite del passato e abbracciare, finalmente, la scatola nera delle sue emozioni.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

Venerdì 18 giugno 2021, 19.30-20.30

Pincio

Essere giovani

di Leonardo Caffo, Ponte alle Grazie

 

Cos’è la gioventù? Cosa significa essere giovani? Diventare adulti, invecchiare? (E diventare filosofi?) La «giovinezza» è uno stadio, un necessario momento di passaggio verso l’età adulta, o è piuttosto uno stato, un modo di essere, di vivere, che può attraversare vari momenti delle nostre esistenze? In un’epoca in cui una falsa gioventù sembra prolungarsi indefinitamente e la maturità viene il più possibile procrastinata, Leonardo Caffo affronta queste domande (e molte altre) con una profondità ben diversa. E lo fa in un originalissimo saggio narrativo, nel quale l’aneddoto autobiografico e la ricerca storico-filosofica convivono felicemente. La «leggerezza» e la facilità nel dialogo col lettore (che non può non riconoscersi, non riconoscere l’autenticità e al contempo l’universalità del racconto) non frenano ma spingono all’indagine, al rovello, alla curiosità intellettuale, al rapporto ininterrotto coi grandi pensatori del passato. Essere giovani, nei suoi cento capitoletti, è un libro atipico: se, come sostiene l’autore, «fare filosofia è pensare al senso della vita ma anche, a un certo punto, iniziare a vivere davvero», qui «fare filosofia» e «vivere davvero» sono strettamente uniti. E forse è questo il «talento» necessario, come cantava Jacques Brel, «per essere vecchi senza essere adulti».

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’Autore conversa con Carolina Iacucci (Docente e critica letteraria)

Venerdì 18 giugno 2021,19.00-20.00

Chiesa di San Francesco 

Evase dall’Harem

di Sara Colaone, Oblomov

 

Costantinopoli,1906. Zennur e Nuryé, figlie di un dignitario dell’Impero Ottomano, non sopportano più la vita segregata dell’harem. Vogliono sottrarsi a un matrimonio combinato e conquistare la libertà di decidere della propria vita. Organizzano così una fuga rocambolesca sull’Orient-Express, in direzione della Francia. Un fatto privato diventa rapidamente uno scandalo e un affare di stato, perché il padre delle due donne è un collaboratore del sultano Abdul-Hamid II. La fuga di Zennur e Nuryé finisce in breve
sulle prime pagine dei giornali internazionali e diventa un feuilleton che conquista tutta l’Europa. Intellettuali e artisti si interessano alla vicenda delle due sorelle: da Rodin, Alla poetessa Renée Vivien e la giornalista militante Grace Ellison. E proprio alla loro vicenda si ispira il best seller dello scrittore-viaggiatore Pierre Loti, Le disincantate. Evase dell’harem si avvale della sceneggiatura di Didier Quella-Guyot e Alain Quella-Villegér.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’Autrice conversa con Alessio Trabacchini (Critico di Fumetti)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Pincio

Fiabe per adulti consenzienti

di Guido Catalano, Rizzoli

 

C’erano una volta un principe azzurro che si spezzò il collo, un re che organizzò una sontuosa festa a cui non venne nessuno, una famiglia poverissima che un giorno, per vincere la fame, meditò di mangiarsi il cane. E poi un uomo che tentò di suicidarsi con riso patate e cozze, un cecchino che non voleva sparare, un gelato e un ascensore travolti da un tragico amore impossibile. Spesso la vita non somiglia alle favole: è una cosa che tutti, crescendo, dobbiamo imparare. Un drago può spuntare dal nulla e, quando meno te l’aspetti, mandare il tuo universo a gambe all’aria. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando ci sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: possiamo riderci sopra, possibilmente insieme.
Con queste Fiabe per adulti consenzienti, Guido Catalano regala ai lettori un piccolo rimedio per esorcizzare la tristezza e la paura, perché non c’è disastro da cui non ci si possa salvare grazie a una bella risata. E perché vivere felici e contenti in fondo è possibile: magari non per sempre, ma almeno per un po’.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 22.00-23.00

Pincio

Francesco. La peste, la rinascita

di Marco Politi, Laterza

 

Per molte settimane la pandemia da Coronavirus sembrava avere spazzato via la religione dalla
scena pubblica. Ma, tra i problemi interni alla Chiesa e i problemi della società globale che si
aprono nella stagione del ‘dopo virus’, papa Bergoglio è passato all’offensiva.

L’irrompere, nel febbraio 2020, della Grande Catastrofe del nuovo Coronavirus ha messo a nudo l’effetto della secolarizzazione. Per la prima volta dopo secoli, la Chiesa in tempo di peste non è apparsa come
protagonista. Niente templi affollati di fedeli, niente processioni, niente funerali, sparita l’immagine secolare del prete che solitario attraversa le strade colpite dal morbo portando sacramenti agli ammalati e conforto ai
morenti. Sulla scena ha dominato la scienza, sugli schermi sono apparsi come punto di riferimento medici, esperti, infermieri e politici.
Dopo un primo momento di smarrimento, papa Francesco ha reagito riconquistando la scena con la liturgia del 27 marzo e la Via Crucis del Venerdì santo. Due cerimonie straordinarie per impatto visivo e
psicologico. Il vuoto fantasmagorico di piazza San Pietro è stato trasformato in uno spazio planetario in cui il papa ha riaffermato il valore della fede come portatrice di speranza, alimento di solidarietà – trasmettendo
la visione di un Dio che, proprio perché vicino alle vittime e all’umanità piagata dal morbo, sollecita il giudizio e la responsabilità di ciascuno nel decidere quale società ricostruire dopo il disastro. Perché c’è un
‘prima’ e c’è un ‘dopo’: bisogna partire dalla catastrofe per creare una società che superi le disuguaglianze, che difenda il sistema liberaldemocratico dai linguaggi e dagli atteggiamenti totalitari che lo minacciano.
L’evento della pandemia è destinato a rimare impresso nella memoria dei contemporanei e – per la parte che gioca nella coscienza collettiva – il ruolo del papato avrà un impatto cruciale sulla scena nazionale e
globale.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’autore conversa con Liliana Cavani (Regista) e Alessandra Longo (Giornalista)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

Ho remato per un lord

di Davide Reviati, Else edizioni e Coconino press

 

“Il tema di questo racconto è l’utopia, la ricerca (ossessiva nel lord, e che lo diventerà per il ragazzo che rema per lui) dell’acqua verde che da qualche parte deve pur esserci, che è impossibile non ci sia. La verde acqua dell’armonia, della solidarietà tra gli uomini e la natura tutta, della libertà condivisa, della concordia, della pace… Basta cercarla, mai smettere di cercarla, quest’acqua, come si ostina il lord a tentare e come certamente continuerà a fare il ragazzo che rema…”.

“Essenziale, non esplicito, racconto adolescente e racconto filosofico, racconto ‘politico’, questa edizione di Ho remato per un lord ha trovato in Davide Reviati un illustratore d’eccezione, non solo per la maturità del segno e la suggestione delle atmosfere, il rapporto tra personaggi e ambiente, volti e mani e acqua e nuvole, ma soprattutto per l’adesione del disegnatore alla tensione dello scrittore: Reviati vi appare, più che un illustratore, come un fratello a distanza dell’autore”.
(dalla postfazione di Goffredo Fofi).

Uno dei più importanti autori del fumetto italiano e internazionale si confronta con un grande scrittore del Novecento. Davide Reviati affonda lo sguardo e il segno nelle atmosfere di Stig Dagerman, accompagnando la sua prosa asciutta e dolente con un racconto per immagini che ne moltiplica, ne amplifica e ne esalta le sfumature. Ho remato per un lord narra con lingua piana e dolorosa chiarezza la fine dell’infanzia di un ragazzino, un piccolo barcaiolo svedese, messo di fronte al tradimento dei suoi sogni e alla precoce presa di coscienza dell’ingiustizia e dei limiti della sua condizione. Un’epifania del passaggio all’età adulta, segnata dalle lacrime, ma senza rassegnazione o resa. Nel testo di Dagerman ogni parola ha una consistenza e un peso. E lo stesso accade per ogni segno, ogni onda e ogni ombra, per la luce bianca abbagliante e per i neri profondi nelle immagini di Reviati: disegni evocativi, struggenti e materici, che arricchiscono il racconto di nuovi strati di significato e ci trasportano nel mare aperto delle emozioni.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’autore conversa con Alessio Trabacchini (Critico di Fumetti)

Sabato19 giugno 2021, ore 22.00 – 23.00 

Pincio

Il Bello di Vivere Due Volte

di Sharon Stone, Rizzoli

 

Nel 2001 Sharon Stone, una delle attrici più celebri al mondo, fu colpita da un grave ictus cerebrale che, oltre alla salute, le distrusse carriera, famiglia, patrimonio finanziario e fama internazionale. Ne Il Bello di Vivere Due Volte ripercorre la strada aspra e faticosa che ha dovuto affrontare per ricostruire la propria vita e per recuperare a poco a poco salute fisica e serenità. In un settore in cui non sono ammesse crisi né debolezze, in un mondo dove troppe persone sono costrette al silenzio, lei ha trovato la forza di tornare, il coraggio di far risentire la propria voce e la voglia di lasciare un segno per i diritti e il benessere di ogni essere umano sul pianeta.
In queste pagine intime, autentiche e trasparenti come una chiacchierata con un amico, Sharon Stone racconta come ha interpretato i suoi ruoli più importanti, le amicizie che le hanno cambiato la vita, i peggiori fallimenti
e i più grandi successi. Allo stesso tempo svela come, dopo un’infanzia segnata da traumi e violenza, sia approdata a una carriera di successo in un mondo in cui gli stessi soprusi venivano perpetrati in forma diversa
e nascosti dietro il paravento del denaro e del fascino. Da ultimo mostra come solo i figli e le sue iniziative umanitarie le abbiano dato la forza di intraprendere un percorso di rinascita che le ha permesso di riconciliarsi con la famiglia e tornare a coltivare l’amore.
Sharon Stone è apprezzata non solo per la bellezza e il talento che la contraddistinguono, ma anche perché, per sostenere le proprie idee, si è sempre rifiutata di compiacere chicchessia. Il Bello di Vivere Due Volte è un libro per chi si sente ferito e per chi si reputa un sopravvissuto, è l’esaltazione della forza e della resilienza femminili, è un bilancio di vita e una chiamata alle armi. E dimostra che non è mai troppo tardi per alzare la voce e farsi sentire.

Rassegna di saggistica “Libri in piazza”

L’autrice conversa con Silvia Bizio (Giornalista, La Repubblica), Paolo Mereghetti (Critico cinematografico, Corriere della Sera) e Giovanni Belfiori (Direttore Passaggi Festival)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 21.15 – 22.00

Piazza XX Settembre

Il cambiamento che meritiamo

di Rula Jebreal, Longanesi

 

Giornalista internazionale, esperta di politica estera, consulente del G7 sui temi di parità di genere, Rula Jebreal denuncia l’intollerabile stato di disparità e violenza di genere che ancora oggi, nel nuovo millennio, tiene sotto scacco milioni di donne
nel mondo. Rula Jebreal lo scorso anno, dal palco di Sanremo, ha raccontato la tragedia di sua madre Nadia; una storia di violenza dall’epilogo drammatico, che si ripete spesso seguendo lo stesso copione in ogni parte del mondo. Nelle pagine di Il cambiamento che meritiamo Rula approfondisce e amplia il discorso: a che punto è la battaglia per i diritti nel nostro Paese e nel mondo? Chi sono le attiviste di questa battaglia? Chi minaccia le vittorie ottenute sino a ora dalle donne? Perché movimenti rivoluzionari come il Me Too in Italia sono stati derubricati a fenomeni di costume? Perché uomini apertamente maschilisti vengono considerati opinion makers e godono di popolarità televisiva? Quello di Rula è un libro-manifesto intenso, informato, sconvolgente, che lancia un monito e un invito: uomini e donne, leviamoci insieme contro la violenza di genere. Solo se saremo uniti potremo spingere il pendolo della parità verso il futuro.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autrice conversa con Maria Novella De Luca (Giornalista, La Repubblica)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 22.00-23.00 

Piazza XX Settembre

Il Carnevale di Fano storia e cronaca volume primo Passaggi Festival 2021 Fano

Il Carnevale di Fano. Storia e cronaca. Volume primo, 1347-1940

di Enrico Tosi, Ente Carnevalesca

 

Questo lavoro vuole dimostrare non solo il profondo radicamento del Carnevale nella città di Fano ma anche quale enorme patrimonio di idee sia stato prodotto nel corso del tempo dall’inventiva di un intero popolo che addirittura, nel 1450, ha visto inserite le regole per lo svolgimento della festa nello Statuto comunale. Attraverso immagini e testi viene ricostruita una lunga storia sostanzialmente ininterrotta di ben otto secoli.
Le ricerche hanno fatto emergere oltre 300 edizioni del Carnevale, a partire almeno dal Quattordicesimo secolo; recenti documenti hanno però dimostrato l’esistenza di un preciso riferimento al tempo dedicato al Carnevale anche nel secolo precedente; eventuali ulteriori ricerche potrebbero solo confermare un dato già ampiamente consolidato, cioè la strettissima connessione tra la Città della Fortuna e il suo Carnevale.

Il materiale archivistico relativo al Carnevale è abbondante per il Trecento, il Quattrocento e il Cinquecento; è invece scarso per il Seicento, come del resto anche in altri ambiti; potrebbero aver inciso due elementi: la diffusione della peste che già nel secolo precedente veniva annunciata con bandi e comunque prevenuta con rigide misure cautelari; la piena operatività della Controriforma che aveva introdotto severi provvedimenti anche nel campo della morale pubblica; e il Carnevale non poteva non esserne vittima.
Il Settecento segna già dal suo inizio una vigorosa ripresa a livello popolare della manifestazione che nella seconda metà del secolo appare invece in una veste elitaria, col Teatro della Fortuna al centro della vita culturale della città.
Anche l’Ottocento è molto ricco di edizioni, nonostante sarebbe lecito pensare il contrario a causa dei grandi rivolgimenti politici che hanno interessato l’Italia e quindi anche la città di Fano.
Nel Novecento il Carnevale si svolge quasi tutti gli anni, a parte ovviamente quelli segnati dalle due guerre mondiali, con un picco molto significativo tra il 1935 e il 1940.
E’ completa la rassegna a partire dal secondo dopoguerra, con la speranza che la manifestazione possa sempre continuare negli anni a venire: sarebbe la dimostrazione che nulla può interrompere non tanto i momenti di festa, quanto il sereno svolgimento della vita collettiva, e non solo a livello locale.

Sulla falsariga dei manuali scolastici, la storia plurisecolare del Carnevale è stata suddivisa in tre parti:
Carnevale antico, dal 1347 al 1860; il 1347 è l’anno a cui risale il primo documento che attesta in maniera diretta lo svolgimento del Carnevale fanese; col 1860 cessa dopo circa quattro secoli il potere civile dello Stato della Chiesa, con ovvie ripercussioni sulla vita quotidiana e quindi sulla manifestazione;
Carnevale moderno, dal 1861 al 1940; il periodo è caratterizzato dallo sviluppo della stampa locale e dalla nascita di un organismo privato per la gestione dei “divertimenti carnevaleschi”; si considera concluso con lo scoppio della Seconda guerra mondiale;
Carnevale contemporaneo, dal 1947 al 2017.
Per facilitare la conoscenza della materia, ad ogni inizio secolo (fino al 1940) e a scadenza più o meno decennale (dal 1947) è stata inserita una pagina di sintesi; lette in successione, queste pagine consentono di ricostruire l’evolversi della manifestazione attraverso i momenti più significativi. Vista poi l’abbondanza del materiale raccolto, è stata necessaria la sua distribuzione in due volumi: il primo comprendente il Carnevale antico e moderno (1347 – 1940); il secondo relativo al Carnevale contemporaneo (1947 – 2017). Per una precisa scelta editoriale, si è deciso inoltre di non correggere evidenti errori grammaticali o testi poco chiari contenuti nei testi originali.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Maria Flora Giammarioli (Presidente Ente Carnevalesca), Massimo Foghetti (Giornalista, Corriere Adriatico) ed Enrico Fedocci (Giornalista, TG 5)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

Il Carnevale di Fano storia e cronaca volume secondo Passaggi Festival 2021 Fano

Il Carnevale di Fano. Storia e cronaca. Volume secondo, 1947-2017

di Enrico Tosi, Ente Carnevalesca

 

Questo lavoro vuole dimostrare non solo il profondo radicamento del Carnevale nella città di Fano ma anche quale enorme patrimonio di idee sia stato prodotto nel corso del tempo dall’inventiva di un intero popolo che addirittura, nel 1450, ha visto inserite le regole per lo svolgimento della festa nello Statuto comunale. Attraverso immagini e testi viene ricostruita una lunga storia sostanzialmente ininterrotta di ben otto secoli.
Le ricerche hanno fatto emergere oltre 300 edizioni del Carnevale, a partire almeno dal Quattordicesimo secolo; recenti documenti hanno però dimostrato l’esistenza di un preciso riferimento al tempo dedicato al Carnevale anche nel secolo precedente; eventuali ulteriori ricerche potrebbero solo confermare un dato già ampiamente consolidato, cioè la strettissima connessione tra la Città della Fortuna e il suo Carnevale.

Il materiale archivistico relativo al Carnevale è abbondante per il Trecento, il Quattrocento e il Cinquecento; è invece scarso per il Seicento, come del resto anche in altri ambiti; potrebbero aver inciso due elementi: la diffusione della peste che già nel secolo precedente veniva annunciata con bandi e comunque prevenuta con rigide misure cautelari; la piena operatività della Controriforma che aveva introdotto severi provvedimenti anche nel campo della morale pubblica; e il Carnevale non poteva non esserne vittima.
Il Settecento segna già dal suo inizio una vigorosa ripresa a livello popolare della manifestazione che nella seconda metà del secolo appare invece in una veste elitaria, col Teatro della Fortuna al centro della vita culturale della città.
Anche l’Ottocento è molto ricco di edizioni, nonostante sarebbe lecito pensare il contrario a causa dei grandi rivolgimenti politici che hanno interessato l’Italia e quindi anche la città di Fano.
Nel Novecento il Carnevale si svolge quasi tutti gli anni, a parte ovviamente quelli segnati dalle due guerre mondiali, con un picco molto significativo tra il 1935 e il 1940.
E’ completa la rassegna a partire dal secondo dopoguerra, con la speranza che la manifestazione possa sempre continuare negli anni a venire: sarebbe la dimostrazione che nulla può interrompere non tanto i momenti di festa, quanto il sereno svolgimento della vita collettiva, e non solo a livello locale.

Sulla falsariga dei manuali scolastici, la storia plurisecolare del Carnevale è stata suddivisa in tre parti:
Carnevale antico, dal 1347 al 1860; il 1347 è l’anno a cui risale il primo documento che attesta in maniera diretta lo svolgimento del Carnevale fanese; col 1860 cessa dopo circa quattro secoli il potere civile dello Stato della Chiesa, con ovvie ripercussioni sulla vita quotidiana e quindi sulla manifestazione;
Carnevale moderno, dal 1861 al 1940; il periodo è caratterizzato dallo sviluppo della stampa locale e dalla nascita di un organismo privato per la gestione dei “divertimenti carnevaleschi”; si considera concluso con lo scoppio della Seconda guerra mondiale;
Carnevale contemporaneo, dal 1947 al 2017.
Per facilitare la conoscenza della materia, ad ogni inizio secolo (fino al 1940) e a scadenza più o meno decennale (dal 1947) è stata inserita una pagina di sintesi; lette in successione, queste pagine consentono di ricostruire l’evolversi della manifestazione attraverso i momenti più significativi. Vista poi l’abbondanza del materiale raccolto, è stata necessaria la sua distribuzione in due volumi: il primo comprendente il Carnevale antico e moderno (1347 – 1940); il secondo relativo al Carnevale contemporaneo (1947 – 2017). Per una precisa scelta editoriale, si è deciso inoltre di non correggere evidenti errori grammaticali o testi poco chiari contenuti nei testi originali.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Maria Flora Giammarioli (Presidente Ente Carnevalesca), Massimo Foghetti (Giornalista, Corriere Adriatico) ed Enrico Fedocci (Giornalista, TG 5)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

Il linguaggio del vino

di Francesco Annibali, Edizioni Ampelos

 

La lingua del vino suscita, non solo in chi la utilizza, interrogativi radicali, e perciò richiede una decisiva ed ampia opera di chiarimento del proprio funzionamento. Come faccio, ad esempio, a comprendermi con il mio compagno di degustazione? Il linguaggio della degustazione è cioè un qualcosa di privato o un processo di significazione pubblico? In che senso un vino profuma di ciliegia? Quando il termine “ciliegia” viene utilizzato in degustazione possiede lo stesso significato che possiede nel linguaggio ordinario, oppure viene sottoposto ad impliciti slittamenti e riformulazioni? Il linguaggio della degustazione è insomma una semplice porzione del linguaggio ordinario, o è qualcosa di diverso? Non solo: cosa ci raccontano le etichette, le retro-
etichette e tutte le altre forme di comunicazione messe in atto dal mondo della produzione? Cosa significano e lasciano intendere termini ampiamente utilizzati come “minerale”, “naturale”,
“terroir”? Come si possono distinguere e riconoscere i linguaggi informativi, emozionali, ideologici, politici, culturali, estetici che il vino incessantemente produce?
Per rispondere a queste domande l’autore adotta gli strumenti della semiotica. Da un punto di vista semiotico un bicchiere di vino è un testo alla pari dell’undicesimo canto dell’Inferno, dell’inno del Liverpool e della pubblicità della Nutella: un testo che produce ulteriori testi di natura informativa, ideologica, estetica, politica, emozionale; il degustatore è un detective che produce inferenze fallibili; ed è il linguaggio a fondare la percezione, e non il contrario: aspetto contro intuitivo, ma è il motivo per cui chi non sa nulla di vino, ovvero non possiede una minima porzione di enciclopedia del vino, non trova nulla dentro ad un bicchiere. Questo non vuole dire che di ogni vino si possa dire quel che si vuole: nel vino ci sono un numero ampio ma definito di indizi che il nostro linguaggio può interpretare, le interpretazioni sono sempre perimetrate dalla comunità dei parlanti, e al di fuori di esse ci sono gli usi. “Il linguaggio del vino” è il primo testo, non solo in lingua italiana, che analizza in maniera rigorosa ma leggera i processi di significazione della più grande bevanda mai creata dall’Uomo.

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autore conversa con Alfredo Antonaros (Scrittore e Giornalista)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 18.00-19.00

Chiesa di San Francesco

Il Mereghetti. Dizionario dei film 2021

di Paolo Mereghetti, Baldini + Castoldi

 

Da oltre venticinque anni il più noto e apprezzato Dizionario dei Film, enciclopedico nel rigore e nella quantità di dati, efficace, divertente e rapido nella lettura.
Le schede, con questa edizione, sono arrivate a quasi 33.000.

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’Autore conversa con Flavia Fratello (Giornalista, La7)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 19.00-20.00

Chiesa di San Francesco

Il Pioniere Passaggi Festival 2021 Fano

Il Pioniere

di Tatjana Dordevic Simic, Besa – Livio Muci editore

 

Boško è al suo primo giorno di scuola, quando fa giuramento al Presidente Tito, ormai morto da  anni, diventando così un suo pioniere. Il bimbo ancora non sa, quanto questo momento segnerà la sua vita. É poco più che adolescente quando si ritrova a vivere una delle guerre più sanguinarie del globo, sino a quando, dopo i bombardamenti in Serbia, si trasferisce in Italia. Siamo nel 1999, Boško ha una laurea in filosofia, è alla ricerca della propria identità e tra crisi violente e impegno sociale, scopre ingiustizie e contraddizioni legate agli altri popoli del suo paese, che, oramai, non esiste più. Nel frattempo il giovane si  innamora di una ragazza albanese e il loro sentimento crea malumori e contrasti tra i suoi connazionali. Non solo la guerra, ma anche l’amore crea conflitto. Un romanzo in cui le vicende di vita di un giovane, alla continua ricerca del proprio Io , si fondono con la Storia e i conflitti di una nazione, la cui bellezza è stata lacerata da guerre e sofferenze. Il racconto della vita di chi non si perde d’animo, alla costante ricerca del proprio riscatto.

Rassegna di narrativa “Europa / Mediterraneo” (Italia/Serbia)

L’Autrice conversa con Anna Lattanzi (Critica letteraria)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 23.00-00.00

Chiesa di San Francesco

Il secolo lungo di Montanelli Passaggi Festival 2021

Il secolo lungo di Montanelli

di Beppe Severgnini, Solferino

 

Vent’anni fa ci lasciava Indro Montanelli, il giornalista che ha attraversato tutto il Novecento e lo ha raccontato a lungo con la sua verve e il suo piglio controcorrente. Nato a Fucecchio nel 1909, cominciò la sua carriera «dentro alla cronaca» nella guerra d’Abissinia. Da allora, tutti i grandi eventi storici lo videro in prima linea: era nella Spagna della guerra civile, in Polonia quando i panzer tedeschi scatenarono il secondo conflitto mondiale, nei Paesi baltici e nella Finlandia calpestati dai carri armati sovietici. Nel 1943 venne arrestato e condannato a morte dai repubblichini. Fuggito dal carcere, riparò in Svizzera, dove subì l’ostracismo dei fuoriusciti. Finita la guerra rientrò al «Corriere della Sera», dove con i suoi reportage, le sue interviste e i suoi libri di divulgazione storica si guadagnò la fama di giornalista più amato e più contestato d’Italia. Era tra i pochi conosciuti anche oltre confine. Quando la sua carriera sembrava giunta al termine, fondò e diresse due giornali, senza mai rinunciare alla sua indipendenza e al ruolo di bastian contrario. Negli anni bui della Prima Repubblica venne preso di mira e gambizzato dalle Brigate rosse. Alla fine, tornò a occupare la sua stanza al «Corriere della Sera», il giornale che aveva sempre considerato come la sua «casa». Per la prima volta, ne scrivono in questo libro i suoi ultimi direttori, Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli, i giornalisti che parteciparono con lui alla fondazione del «Giornale» e della «Voce» e coloro che lo hanno conosciuto da vicino. Il racconto inedito, pubblico e privato, di un protagonista della nostra storia.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Alessandra Longo (Giornalista)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

Il senso della vita. Conversazioni tra un religioso e un pococredente

di Luigi Manconi e Vincenzo Paglia, Einaudi

 

Un confronto – talvolta aspro, sempre molto franco – tra due idee della vita che sono anche due concezioni del mondo. Tra una visione ispirata da un profondo senso religioso e una interamente calata nella società e nella materialità delle sue sofferenze.
Un arcivescovo, Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e un sociologo e militante, Luigi Manconi, si interrogano e discutono intorno alle grandi questioni che costituiscono «il senso della vita»: la libertà e i suoi limiti; l’autodeterminazione individuale e la responsabilità verso gli altri; le preferenze sessuali, le nuove famiglie e il significato attuale di genitorialità; l’accanimento terapeutico e il fine vita; l’ingiustizia e il peccato. Le numerose e acute divergenze su temi cruciali, come l’interruzione volontaria della gravidanza e l’eutanasia, rendono davvero impossibile un progetto comune e faticoso ogni dialogo? Oppure questi due punti di vista possono ritrovarsi nel profilo di un «nuovo umanesimo»?

Rassegna di saggistica “Anno per anno”

Gli Autori conversano con Marino Sinibaldi (Presidente Centro per il Libro e la Lettura)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Chiesa di San Francesco

Il tempo di una muta

di Roberto Ariagno, Edizioni Kurumuny

 

La poesia di Roberto Ariagno segue un circuito di ferro e di luce che tiene legati forte al mondo: c’è un metallo dietro le cose, una luce che le attraversa mentre insorge la frattura. Una luce che è di volta in volta ferma, nervosa, netta, acuminata, breve, sobria, dura, uniforme. Sta davanti alle cose, a modificarle o cambiarle per sempre. Ferro e luce sono quello di cui siamo fatti, come carne e sangue che tengono in vita. Mentre la
vita sembra lasciare l’umano confuso, interdetto, esonerato di fronte a qualcosa di contagioso come la paura e l’inerzia che paralizza il desiderio. Come dentro una pausa che non è più frattempo ma tempo sospeso, una stagione indecifrabile, come questo tempo epidemico che viviamo. (dalla prefazione di Caterina Serra)

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

L’Autore conversa con Fabrizio Lombardo (Poeta, Redattore della rivista VersoDove)

Martedì 22 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Chiesa di San Francesco

Indovinare il mondo 

di Giulio Busi, Il Mulino 

 

Presagi, presentimenti, intuizioni e delusioni: indovinare il futuro è una pretesa impossibile o è una facoltà reale, capace di sorprenderci e turbarci? Divinità classiche, eroine della tragedia greca, indovini di antiche dinastie cinesi, saggi dalla millenaria sapienza indiana, visionari dell’Israele antico o contemporaneo, ma anche personaggi della storia recente o del nostro quotidiano, saranno i nostri compagni di viaggio, protagonisti enigmatici di vere e proprie sedute divinatorie, di misteriosi incontri con l’inesplicabile. Certo, di ciarlatani è pieno il mondo e la nostra età disillusa è abituata ad avvicinarsi al destino senza grandi pretese; ma dietro a una profezia, anche una sola, che si avvera, c’è unicamente il caso oppure si spalanca una dimensione insondata dell’animo umano?

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’Autore conversa con Federica Seneghini (Giornalista, Corriere della Sera) e Giovanni Belfiori (Direttore Passaggi Festival)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 19.00-20.00

Chiesa di San Francesco

Just me. Quante vite ci stanno in 50 anni?

di Justine Mattera, Cairo

 

L’abbiamo conosciuta come sosia di Marilyn Monroe, presenza spumeggiante al fianco di Paolo Limiti nei pomeriggi Rai di fine anni Novanta e inizio Duemila. Ma Justine Mattera è molto altro, e lo era già prima di arrivare in Italia, dove ha avuto il coraggio di non sedersi mai, trasformando ogni cambiamento in un’opportunità per crescere. Bambina prodigio, nuotatrice combattiva, modella, cantante, attrice, influencer, triatleta, madre. Per il suo cinquantesimo compleanno, Justine ripercorre, con leggerezza e autoironia, le tappe che l’hanno portata a essere la donna sfaccettata e sorprendente di oggi. Dall’infanzia newyorkese, nel piccolo e tranquillo quartiere di Bellerose, all’Università di Stanford, dove ha conseguito una laurea in Letteratura inglese e italiana; dalle discoteche toscane al palco del Festivalbar; dagli esordi sul piccolo schermo alla scoperta del teatro, passando per il cinema, con la chiamata del regista di culto Abel Ferrara; dalla notorietà sui social allo sport come occasione di rinascita.
La storia di Justine Mattera è quella di una bambina, poi ragazza, poi donna che ha affrontato a testa alta tutti i bivi che la vita le ha messo davanti, tuffandosi con passione in ogni nuova esperienza. Non sempre riusciamo a essere e a fare ciò che sogniamo, ma provarci può rivelarsi il modo per trovare, lungo il percorso, la felicità.

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autrice conversa con Federica Seneghini (Giornalista, Corriere della Sera)

Martedì 22 giugno 2021, ore 18.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco

L’aristocrazia dei liquori italiani

di Matteo Meletti, Capponi Editore

 

La Ditta Silvio Meletti il 20 Settembre 2020 festeggia 150 anni di storia e di attività nel mondo della distillazione. Un traguardo importante che richiede una celebrazione altrettanto importante.
Il libro che ne è nato non è solo la narrazione per immagini e parole di una storia aziendale a cavallo di tre secoli che ha visto susseguirsi, partendo dal fondatore, cinque generazioni, ma anche un ritratto dell’Italia e del mondo in costante cambiamento.
Sono cambiati i confini, il concetto di tempo e di spazio; sono cambiati i mestieri, le abitudini e il modo di stare insieme. Dentro questa trasformazione costante la Ditta Meletti c’è sempre stata, cercando di interpretarla, a volte di anticiparla, mantenendo però immutata la cultura del lavoro e sempre consapevole che c’è un tempo, quello della distillazione, che si deve assecondare. Le tecniche e la perizia vengono da lontano, da una piccola bottega di in via Pretoriana 228 ad Ascoli Piceno, per arrivare alle stelle, come recita il motto di famiglia, PER ASPERA AD ASTRA. In questi anni ci sono stati momenti di grande soddisfazione e altri di difficoltà, ma mai come nelle avversità la Ditta Meletti è stata in grado di trovare la spinta per migliorarsi e crescere.
A cornice di questa narrazione, il legame indissolubile con il territorio e con la città di Ascoli Piceno, che la Ditta Meletti mantiene da 150 anni.
La storia narrata in questo libro vuole essere un esempio tangibile che è possibile essere ciò che scegliamo, che non bisogna aver paura dell’incertezza, che la vita può dare o togliere, ma il sogno da realizzare rimane nelle nostre mani e dipende dalle scelte che siamo in grado fare e dai valori con cui scegliamo di interpretare la vita.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Alfredo Antonaros (Scrittore e Giornalista)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 22.00-23.00

Piazza XX Settembre 

La buona novella

di Paolo Castaldi, Feltrinelli Comics

 

In occasione del 50° anniversario dall’uscita de La buona novella, per la prima volta la Fondazione De André consente di pubblicare in un libro a fumetti i testi originali e i disegni di Paolo Castaldi
Un capolavoro della canzone d’autore diventa graphic novel. I testi autografi di Fabrizio De André si fondono a immagini poetiche, solenni e provocatorie. di Paolo Castaldi.  Un’esplorazione dei valori e delle contraddizioni di un’umanità senza tempo. Ritenuto dallo stesso De André uno dei suoi album migliori, La buona novella canta la poesia e la forza racchiuse nei Vangeli apocrifi, svelando la tradizione cristiana nel suo volto più umano e rivoluzionario. A cinquant’anni dall’uscita di uno dei più importanti dischi italiani, per la prima volta la Fondazione De André consente di pubblicare in un libro a fumetti i testi originali. Come nella visione del celebrato cantautore, nel tratto lirico di Paolo Castaldi la vicenda di Gesù di Nazareth si fa universale, e nelle illustrazioni che accompagnano le canzoni leggiamo una storia che, attraverso i secoli, coinvolge il presente.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’Autore conversa con Alessio Trabacchini (Critico di Fumetti)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 22.00-23.00

Pincio

La cicala di Belgrado 

di Marina Lalovic, Bottega Errante

 

I quartieri più veri, quelli dove frequentare le kafane (osterie) dove perdere intere giornate a parlare di politica e fratellanza, il Danubio e la Sava, le vene d’acqua che attraversano Belgrado e la trasformano in una città di mare anche se il mare non c’è. Un viaggio a piedi e in bicicletta con la sua amica d’infanzia è lo spunto per riscoprire la propria città, lasciata nel 2000, poco prima della caduta di Milošević. La musica, il cibo, le piazze, le vie che attraversano la capitale, i bombardamenti NATO, gli anni Novanta, i personaggi incrociati e conosciuti: la Lalović ci svela l’anima di Belgrado più profonda e inedita con gli occhi di chi ha lasciato la propria città e la guarda con lucidità e malinconia, con razionalità e affetto allo stesso tempo.

Rassegna di narrativa “Europa / Mediterraneo” (Italia/Serbia)

L’Autrice conversa con Anna Lattanzi (Critica Letteraria)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 23.00-00.00

Chiesa di San Francesco

La felicità in bicicletta 

di Stefano Pivato, Il Mulino

 

Chi monta in sella a una bicicletta prova sentimenti di appagamento e pienezza: l’affrancamento dai limiti del corpo, l’ebbrezza della velocità e dell’indipendenza, la fuga dalle tristezze della vita. È così per i primi ciclisti, e poi sempre per ogni nuovo bambino che conquista la sua due ruote. «Sentivo di navigare nell’aria», ricordava un grande intellettuale come Ezio Raimondi. Ed è felicità per la donna, per la quale la bicicletta è strumento di emancipazione, così come per l’operaio di «Ladri di biciclette», che grazie alla bici può trovare lavoro. Oggi è anche la felicità della fuga dalla civiltà moderna, il sogno di un mondo lento a misura d’uomo. Poeti, scrittori, filosofi e gente comune hanno testimoniato la loro gratitudine per la bicicletta fonte di felicità: in questo libro, felice a sua volta, Pivato tesse il racconto di un inscalfibile amore collettivo per le due ruote.

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’Autore conversa con Chiara Grottoli (Redazione Scuola Passaggi)

Martedì 22 giugno 2021, ore 19.00 – 20.00

Chiesa San Francesco

La figlia del Maharaja Passaggi Festival 2021 Fano

La figlia del Maharaja. Viaggio in India

di Francesca Giommi, Aras

 

Gli assoli del pensiero di Beatrice, giovane protagonista de La figlia del Maharaja, si intrecciano al coro rumoroso di un gruppo vacanze variegato, e duettano con le meraviglie dell’India, sapientemente raccontate da Raji, dottissima guida locale. Questa triplice prospettiva dà forma a un “librido”, come lo definisce nella sua divertente postfazione Patrizio Roversi, turista per caso ma non troppo: “un ibrido tra generi, un po’ documentario, un po’ guida turistica, un po’ trattato antropo-filosofico ma anche libera narrazione.” Con empatia e rovesciante ironia, l’autrice, guida lei stessa e instancabile viaggiatrice, ha saputo raccontare in questo romanzo composito la terra del viaggio per eccellenza, con dovizia di dettagli e percezioni sensoriali, tra storie, divinità, architetture e tradizioni. Si arriverà così, evitando la retorica del fascino maliardo dell’India ma anche un certo pietismo, all’ultima pagina con la stessa nostalgia che lasciano i viaggi quando finiscono troppo presto.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Elisabetta Rossi (Giornalista, Il Resto del Carlino)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bagni Torrette (Torrette)

La guerra dei Bepi 

di Andrea Pennacchi, People

 

Dopo la pubblicazione di Pojana e i suoi fratelli, primo libro di Andrea Pennacchi, People propone una sua seconda raccolta, che racchiude i monologhi e i testi che l’autore ha dedicato a suo nonno e a suo padre. Entrambi Bepi – il nonno si chiamava così, il papà scelse il nome del padre quando, da partigiano, andò sulle montagne –, coinvolti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. In guerra, da persone comuni, alla ricerca di un senso difficile da cogliere e soprattutto da spiegare, in trincea (il nonno) e in un campo di concentramento (il papà). Le storie di famiglia si proiettano anche sull’episodio finale del trittico che vi presentiamo, ambientato nella Mogadiscio del 1993, durante la prima battaglia combattuta dall’esercito italiano dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ossia la battaglia del checkpoint Pasta, ricostruita e rielaborata da Pennacchi. Bepi è dunque diventato, nel suo immaginario, una sorta di soldato universale, che dall’Iliade ai giorni nostri non si è perso un conflitto, anzi li ha attraversati tutti, ogni volta più disilluso, più deluso, più arrabbiato, più ferito.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

Reading musicale con Giorgio Gobbo (Musicista)

Sabato 19 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Pincio

La pandemia dei dati. Ecco il vaccino 

di Armando Massarenti e Antonietta Mira, Mondadori

 

La pandemia da coronavirus è accompagnata da una pandemia da coronadati da cui pure è necessario vaccinarsi al più presto. Come ogni pandemia, anche la pandemia dei dati è terribilmente infettiva, forse letale. Ha inondato le nostre vite in occasione dell’emergenza Covid-19 con ogni genere di tabelle, grafici, proiezioni statistiche, indicatori, algoritmi. Ma più aumenta il flusso dei dati, più si ha l’impressione che aumenti non la conoscenza, ma soltanto la confusione.

Già da tempo però, senza che quasi ce ne accorgessimo, viviamo immersi nei dati. Come riuscire allora a stare a galla? Come salvarsi da questa invasione di numeri? E come ritrovare proprio attraverso i numeri il senso dell’orientamento? Il salvagente arriva dalla scienza dei dati, che gli autori di questo volume – una grande esperta di big data e un filosofo della scienza – considerano uno degli ambiti decisivi per lo sviluppo umano e la crescita economica delle società contemporanee.

Pensare che la sola conoscenza dei numeri possa farci capire la realtà non è altro che un’illusione. “I dati hanno bisogno di essere interpretati – spiega Giorgio Parisi nella presentazione al volume – utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità”. Scopo di questo volume è dunque quello di fornire al lettore, nella maniera più chiara possibile, una scatola degli attrezzi che gli permetta di orientarsi nel grande mondo dei dati, somministrando un vaccino sotto forma di anticorpi culturali il cui ingrediente fondamentale è il pensiero critico, inteso come sapere trasversale tra lo scientifico e l’umanistico. Le scienze statistiche e la teoria della probabilità offrono infatti una “palestra naturale” per il pensiero critico, oggi indispensabile all’individuo per aumentare la propria comprensione del mondo.

Scritto in un linguaggio molto accessibile e senza tecnicismi, il volume, attraverso l’analisi degli errori e delle confusioni più comuni è “una sorta di manuale al contrario – spiega Armando Massarenti nella nota introduttiva – in cui gli strumenti che ci permettono a mano a mano di evitare di prendere abbagli quotidiani, o perlomeno di essere meno confusi, coincidono in parte con una scienza, la scienza dei dati, oggi pervasiva e imprescindibile
per ogni cittadino del nostro tempo”.

Rassegna di saggistica “Anno per anno”

Gli Autori conversano con Marino Sinibaldi (Presidente Centro per il Libro e la Lettura)

Sabato 19 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Chiesa di San Francesco

La pelle lo sa. L’importanza del tatto dal grembo materno alla realtà virtuale

di Alessandro Martella e Federica Osti, Mondadori

 

I dermatologi di Myskin scrivono un libro dedicato alla pelle, organo di centrale importanza per le nostre relazioni

Avere una bella pelle sembra la chiave del successo, infatti mai come oggi si moltiplicano i trattamenti per prendersene cura. Eppure di questo organo che ci fa da involucro e ci connette agli altri si parla ancora poco se non, appunto, in termini di estetica o di eventuali patologie. In pochi considerano che essa è un contenitore attivo, che ci consente di scoprire chi siamo noi e chi sono gli altri, nonché di esplorare il mondo.
Risale al medioevo l’intuizione che senza contatto la vita non è possibile: le osservazioni sulle conseguenze della deprivazione tattile nei bambini hanno svelato quanto cruciale sia abbracciare, accarezzare e toccare. Ce lo hanno poi riconfermato i periodi di lockdown: «abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per rimanere sani di mente, otto abbracci al giorno per rimanere in salute e dodici abbracci per crescere davvero».
La pelle è lo specchio dei nostri vissuti interiori, spesso può comunicare più e meglio delle parole. Per questo gli autori ci insegnano a leggerla, mostrandoci come funziona, come lavora anche a nostra insaputa, cosa può danneggiarla e cosa può guarirla; senza dimenticare che a volte non basta curare il sintomo, si deve andare alla radice. Brufoli, dermatiti, pruriti, sfoghi possono essere dei segnali da cogliere, oltre che delle patologie da curare.
Corpo e mente sono strettamente collegati e la pelle, spesso, mette in comunicazione l’uno e l’altra. Oltre a ciò, essa racconta la nostra storia, poiché tiene impressi non solo i segni del tempo e della vita, come rughe, smagliature e cicatrici, ma anche quelli che abbiamo scelto noi, come piercing e tatuaggi.
Se guardiamo lontano, potremmo vedere un futuro contactless, in cui la tecnologia eliminerà il contatto tra esseri umani, oppure un futuro in cui proprio il tatto avrà un ruolo di primo piano, ad esempio grazie a interfacce aptiche e wearable sempre più performanti. Ovunque ci porti l’innovazione, non dobbiamo mai sottovalutare questo organo che ha un ruolo fondamentale nella nostra vita. Non possiamo ignorarla, né vivere senza. La pelle siamo noi.

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

Gli Autori conversano con Chiara Grottoli (Redazione Scuola Passaggi)

Sabato 19 giugno 2021, ore 18.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco

La ragazza del Ponte Vecchio 

di Denata Ndreca, Ensemble Editore

 

Il libro racchiude le poesie scritte negli ultimi anni (alcune anche di questo periodo) della scrittrice albanese Denata Ndreca. Scrittrice migrante, la lingua della sua poesia è l’italiano. I temi affrontati sono molteplici anche se ci sono almeno due “protagonisti” principali: l’autrice stessa e la sua città di “adozione”, Firenze.

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

2021, L’ANNO DI DANTE – VII Centenario Dantesco

D’Infinito e Provvisorio

Conduce Fabrizio Lombardo (Poeta, Redattore della rivista VersoDove)

Martedì 22 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa di San Francesco

L’Assedio. Washington, 06/01/2021. Cronaca del giorno che ha cambiato la storia 

di Antonio Di Bella, Rai Libri

 

Il 6 gennaio del 2021 un gruppo di rivoltosi ha fatto irruzione nella sede del Congresso americano, un evento assolutamente senza precedenti nella storia. Antonio Di Bella, nella veste di corrispondente Rai da Washington, ha assistito in diretta all’attacco a Capitol Hill, e lo ha documentato esponendosi in prima linea. Quanto accaduto, per quanto drammatico, non è tuttavia un caso isolato, ma l’acme di un percorso cominciato agli albori della presidenza Trump e culminato durante l’ultima campagna elettorale. Il presidente uscente infatti non ha mai voluto riconoscere la propria sconfitta e non ha fatto mistero di considerare Joe Biden, il nuovo eletto, un usurpatore. Come cambierà nell’immediato futuro la politica americana? Questo libro è uno strumento prezioso per provare a interpretare e capire gli eventi in corso negli Stati Uniti, eventi che inevitabilmente avranno delle ripercussioni sulla politica e l’economia italiane ed europee.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Nicoletta Tamberlich (Giornalista, ANSA)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Piazza XX Settembre

La villa con due porte Passaggi Festival 2021 Fano

La villa con due porte 

di Vera Bekteshi, Besa – Livio Muci editore

 

Vera Bekteshi presenta con leggerezza e ironia, il periodo più complicato della storia albanese, quello della dittatura di Enver Hoxha. Lo fa, narrando la storia della sua famiglia, che fino al 1974 vive in una villa del tristemente noto Blocco. Donna abbandonata improvvisamente dal marito, madre e figlia, veste i pesanti panni di testimone del suo tempo, adattandosi a una vita fatta di soprusi, prigionia e voglia di riscatto. Privata della libertà e in condizioni di povertà estrema, sorprenderà il lettore con il suo variegato racconto delle vite di vittime e carnefici, in un mondo crudo e avulso dalla normalità.

Rassegna di narrativa “Europa / Mediterraneo” (Italia/Albania)

L’Autrice conversa con Anna Lattanzi (Critica letteraria)

Martedì 22 giugno 2021, ore 23.00 – 00.00

Chiesa San Francesco

L’era della suscettibilità 

di Guia Soncini, Marsilio

 

Da quando offenderci è diventato il nostro passatempo prediletto? Perché non riusciamo più ad accettare che affermare delle differenze non è la fine del mondo ma solo l’inizio del dibattito?
La responsabilità è davvero tutta dei social?
Un prontuario che diventa indagine sulle contraddizioni del quotidiano dove la realtà è indistinguibile dalla parodia.

Basta un niente: una canzone di cinquant’anni fa, un film ambientato a metà dell’Ottocento, un battuta di oggi – eccola che arriva, l’indignazione di giornata, passatempo mondiale, monopolizzatrice delle conversazioni e degli umori. Ogni mattina l’essere umano contemporaneo si sveglia e sa che, al mercato degli scandali passeggeri, troverà un offeso fresco di giornata, una nuova angolazione filosofica del diritto alla suscettibilità, un Robespierre della settimana.
La morte del contesto, il prepotente feticismo della fragilità, per cui «poverino» è diventato l’unico approccio concesso, e l’epistemologia identitaria, per cui l’appartenenza prevale su qualunque curriculum di studioso, sono solo alcuni tra i fenomeni più evidenti e dirompenti degli ultimi anni, con effetti pericolosi e grotteschi che in altri secoli erano occasionale damnatio memoriae e ora sono quotidiana cancel culture.
Guia Soncini si interroga sulle origini di quest’eterno presente in cui tutto ciò che non ci rispecchia alla perfezione sembra una violazione della nostra identità. Ricorda le opere che avevano previsto la dittatura del perbenismo, dal solito Orwell al romanzo di Philip Roth La macchia umana, «la matrice di tutti i disastri d’incomprensione e suscettibilità»; contesta il ruolo dei social come amplificatori di dissenso e indignazione; individua alcune preoccupanti implicazioni politiche: se a sinistra si perde la capacità di non considerare la fine del mondo ogni parola sbagliata, che ne sarà della libertà d’espressione? Rimarrà solo alla destra lo spazio per dire di tutto, e non passare le giornate a sentirsi feriti da ogni maleducazione? È ora di ricostruire come siamo arrivati fin qui. Al diritto di offenderci, al dovere di indignarci.

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’autrice conversa con Flavia Fratello (Giornalista, La7)

Sabato 19 giugno 2021, ore 19.00 – 20.00

Chiesa di San Francesco

Le Marche romantiche e misteriose Passaggi Festival 2021 Fano

Le Marche romantiche e misteriose

di Chiara Giacobelli, Claudio Ciabochi Editore

 

Scenografi apprezzati alla corte del Re Sole, mecenati e collezionisti che ci hanno consegnato un patrimonio artistico inestimabile, pittrici dall’animo inquieto, attrici e cantanti pronte a tutto per amore, esploratori con un richiamo inarrestabile per l’avventura.
Le Marche hanno visto nascere e sbocciare un’immensa mole di personaggi dotati di estremo talento, le cui vite si sono distinte per un’indole fuori dal comune e valorose gesta; tuttavia, a differenza di altri contemporanei, tali figure sono rimaste nell’ombra, o non hanno ancora ricevuto il giusto riconoscimento. Questo libro porta alla luce le vicende, le passioni, l’operato di scultori, musicisti, architetti, letterati, nobili, amanti dell’arte e della cultura aventi un solido legame con le Marche, o perché qui sono nati oppure perché hanno scelto questa terra per vivere e infine morire.
Per ogni personaggio proponiamo un itinerario costituito da quei luoghi che gli furono cari o che gli sono in qualche modo legati, dando così al lettore la possibilità di scoprire siti di grande interesse nella regione: musei, borghi, parchi, chiese, monumenti, giardini e molto altro.
Durante questo viaggio insolito attraverso le Marche, raccontate nella loro versione più romantica e misteriosa, preparatevi ad emozionarvi, a partire per splendide destinazioni e a sognare insieme ai protagonisti qui narrati.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Andreina Bruno (Capo Ufficio Stampa Passaggi Festival)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bagni Torrette (Torrette)

Let them talk. Ogni canzone è una storia

di Cesare Cremonini, Mondadori

 

Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l’ironia e la riservatezza. Perciò Let them talk. Ogni canzone è una storia, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente “si espone”, ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità. Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo: “Inventavo e collezionavo personalità diverse da offrire all’unico pubblico disponibile durante tutta la mia infanzia: la mia famiglia”.
Una famiglia indifferente alla musica e un piccolo pianista che cresceva ossessionato dalle note fino alla ribellione, al travestimento, alla fuga e al successo improvviso, travolgente. Uno che incontra Leopardi sui colli bolognesi. Che canta l’amore ma dall’amore è sempre fuggito.
Infine un uomo che a quarant’anni è una star e mentre ti parla sorride, ma nasconde più di un lato oscuro. E in questo libro li rivela, non per soddisfare la nostra morbosità ma perché è da queste ambivalenze, dal buio dove vivono i suoi demoni contrapposto alla solarità del suo continuo omaggio alla vita, che sono nate le sue canzoni. “Ero felice, è vero. Ma a volte non si ha altra scelta.”
Le canzoni, filo conduttore (ma solo apparente) di Let them talk, stavolta parlano loro eccome! Ognuna è la chiave di un mondo, uno scrigno che Cremonini ci apre per farci attraversare le porte di quel mondo, il suo. Fatto di un’attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l’ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l’arte è una sola e ci ricorda chi siamo. Il tutto sullo sfondo vivido dei famosi colli bolognesi. Ma non solo, anche delle strade segrete di un’Emilia Romagna divertente, sexy, generosa di forme e tollerante nell’animo. Fertile vivaio di grandi talenti e campioni.
Che sapesse scrivere, Cremonini, l’avevamo capito già dalle sue canzoni. Ma qui il cantautore si conferma scrittore. Buon divertimento.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”- PREMIO FUORI PASSAGGI – Prima edizione

L’Autore conversa con Simonetta Sciandivasci (Giornalista, Il Foglio)

Cerimonia di Premiazione con Mirco Carloni (Vice Presidente Regione Marche)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Pincio

 

Lezioni di volo e di atterraggio

di Roberto Vecchioni, Einaudi

 

Ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiché s’iniziava. «Questo era il gioco, questa la sfida delle giornate di follia: aggirare
l’ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l’alternativo. Poteva durare anche a lungo questo aggrovigliarsi di nuvole e mondi, ma si atterrava, prima o poi si atterrava sempre».
La scuola di Roberto Vecchioni prima di tutto è un luogo in cui s’insegna senza impartire lezioni. I ragazzi hanno coraggio, desideri, paure, e una sete dentro che non si spegne mai. Sono irrequieti, protervi, insicuri: in una parola veri. Si chiamano come i piú celebri pittori della storia, ma sono solo esseri umani in cerca di se stessi.
E il professore, quel Roberto Vecchioni che insegnava negli anni Ottanta in uno storico liceo milanese, è colto, originale, ma soprattutto appassionato, sempre disposto a quell’incantesimo che balena diverso ogni giorno. Che parli della morte di Socrate, del viaggio di Ulisse o di un verso di una poetessa contemporanea, i suoi occhi brillano e la voce va su e giú come un canto. Dietro, c’è il sentimento di chi è cresciuto tra le parole
e sa che, con quelle stesse parole, i suoi ragazzi affronteranno la vita.
Se è vero che solo quel che si vede con la coda dell’occhio può toccarci nel profondo, come scriveva E. M. Forster, Roberto Vecchioni con queste Lezioni di volo e di atterraggio ci offre esattamente quel che si vede con la coda dell’occhio: un’altra, potentissima, forma di verità.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza” – PREMIO PASSAGGI 2021

L’autore conversa con Simonetta Fiori (Giornalista, La Repubblica)
Cerimonia di premiazione con Massimo Seri (Sindaco Comune di Fano)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

L’ora del male

di Tom Kuka, Besa – Livio Muci Editore

 

In un’epoca senza tempo, dominata dalla legge delle armi e dalla vendetta, Sali Kamati, erede di un nobile casato, è costretto a riscattare il sangue del fratello ucciso per difendere il proprio onore. Il canto menzognero porta la notizia al villaggio e Dirja, sua moglie, intuisce che una sventura presto si abbatterà sulla loro casa. Gli uccelli del malaugurio, appollaiati sul platano del giardino, proiettano un’ombra oscura sul protagonista che si prepara a morire non prima di aver messo in ordine i suoi affari. Ma l’Ora ha in serbo per lui un destino completamente diverso: l’arrivo di Tusha, la “merla di montagna”, porterà scompiglio, ossessione, vergogna e maldicenza che si diffonderanno come un morbo.
Un romanzo pervaso da atmosfere magiche, i cui personaggi devono confrontarsi con i propri demoni. Un’epopea eroica che unisce toni cupi e delicate sfumature liriche restituendo al lettore un affresco dell’animo umano nelle sue pieghe più insondabili e nascoste.

Rassegna di narrativa “Europa / Mediterraneo” (Italia/Albania)

L’autore conversa con Ledia Mirakaj (Responsabile Culturale Ambasciata della Repubblica d’Albania) e Carolina Iacucci (Critica letteraria)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 23.00 – 00.00

Chiesa San Francesco

TOM KUKA

Premio dell’Unione europea per la letteratura 2021

Manifesto del partito impopolare

di Luca Bottura, Einaudi

 

A 182 anni esatti dalla nascita di Karl Marx, arriva il Manifesto del Partito Impopolare. Contro tutti i populismi, dalla parte dei proletari, anche e soprattutto quelli che credono di essere borghesi. Per chi vuole rialzare la testa (conscio che verosimilmente ne trarrà una sontuosa capocciata al soffitto). L’Italia è l’unico Paese della galassia in cui la maggioranza berciante si definisce fuori dal coro, laggente che se la prende con le minoranze – neri, omosessuali, iscritti al Pd – sostiene di essere discriminata, gli esperti televisivi, persino i virologi, si battono contro l’egemonia di Sinistra, gli evasori fiscali si lamentano con chi paga le tasse ché sono troppo alte. In tutto questo, il fronte psicoprogressista continua a inseguire il Centro, che nel frattempo si è spostato tanto a Destra da essere compatibile col processo di Norimberga. Ne deriva una domanda: ma il consenso non sarà sopravvalutato? Sarà mica che per perdere con stile, o vincere di culo, come capitò a quel sincero democristiano di Prodi, basterebbe dire o fare qualcosa di impopolare? Guidare la massa, anziché rincorrerla? Ecco, allora, il Manifesto del Partito Impopolare, che parafrasa satiricamente i capitoli del Manifesto originale: dal rapporto tra populisti e proletari a quello tra proletari e impopolari, dall’analisi della letteratura impopolare alla posizione degli impopolari verso i diversi partiti. L’autore illustra anche il nome, il simbolo, il programma, il pantheon, la lista dei ministri del partito, l’inno e persino il discorso d’insediamento, fino a un elenco di istruzioni per una possibile rivoluzione.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 22.00 – 23.00

Pincio

Monokerostina Passaggi Festival 2021 Fano

Monokerostina

di Alessandro Baronciani, Alessandro Baronciani Editore

 

MONOKEROSTINA è una storia a fumetti anzi è un forma-fumetto. Una storia che cura. È stata immaginata in una scatola di farmaci e funziona come una medicina.
Il racconto inizia in una stanza bianca con uno psichiatra che chiede alla protagonista, Anna Lisa, cosa è successo, perché lei si trova in quella stanza. Lei risponde che è tutta colpa dell’Unicorno che ha ucciso una persona. MONOKEROSTINA racconta di quando “tutto va come va, ma non va, non va, non va”, come cantavano i CSI. Racconta la storia di Anna Lisa, una ragazza affetta dalla sindrome di Alice nel paese delle Meraviglie, di una foresta caduta a valle dopo una forte tempesta, di elefanti, Re delle riproduzioni che corrono in autostrade notturne, ragazze di cera, piccoli uomini verdi e squali bianchi e neri. Un racconto fantastico e un nuovo modo di leggere un fumetto in una splendida scatola che racchiude la storia come in uno scrigno segreto.
Qual è l’ordine con cui prendiamo le pastiglie dal blister quando ci curiamo? Ogni pastiglia è una parte del racconto. Il lettore e la protagonista di MONOKEROSTINA dovranno ricostruire la storia, passo dopo passo, pastiglia dopo pastiglia.

Rassegna di graphic novel “Passaggi fra le Nuvole”

L’Autore conversa con Alessio Trabacchini (Crtiico di Fumetti)

Martedì  22 giugno 2021, ore 22.00 – 23.00 

Pincio

Mordere la nebbia

di Alessio Boni, Solferino

 

Puoi nascere figlio di muratore bergamasco, orfano a Haiti, rampollo dell’aristocrazia culturale: è un caso. Di certo, la nascita orienterà la tua vita. Ma non può arrivare a determinarla. Alessio Boni parte da qui per costruire il suo primo libro che è insieme autobiografia e profonda riflessione sul mestiere di mantenersi umani, indagato attraverso i grandi e diversi personaggi che ha messo in scena – da Amleto a Caravaggio, da Don Chisciotte a Ulisse – e i molti viaggi che ha compiuto in alcuni dei più terribili teatri di guerra e devastazione degli ultimi vent’anni. Sì, perché Boni oltre che artista è generoso testimonial al seguito di missioni umanitarie con diverse Ong, da Save The Children a Medici Senza Frontiere. E in questo libro racconta la sua storia di figlio di operai che ce l’ha fatta ma anche le storie degli altri, quelli che ce la fanno in condizioni ben più difficili. Non si sceglie dove si nasce ma si può scegliere il proprio destino. E si sceglie, ogni giorno, in che direzione diventare uomini: nel bene o nel male, nel cinismo o nell’incontro con l’altro. Mordendo la nebbia che avvolge il tuo futuro, fino a dissiparla.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Elisabetta Stefanelli (Capo Redattore Cultura, Agenzia ANSA)

Sabato 19 giugno 2021, ore 22.00-23.00 

Piazza XX Settembre

Non rivedrò più il mondo

di Ahmet Altan, Solferino

 

Ahmet Altan è stato travolto dall’ondata di arresti che ha seguito, nel 2016, il fallito colpo di stato del 15 luglio contro Erdogan. Da allora è recluso in un carcere nei pressi di Istanbul. L’accusa a suo carico è di aver favoreggiato il golpe tramite «messaggi subliminali». Il suo processo-farsa si è concluso con una condanna a 16 anni e 4 mesi di reclusione.
Non rivedrò più il mondo è il messaggio che Altan lancia dalla sua cella: è un testo breve, che contiene molti universi. È uno scioccante diario di prigionia, dall’irruzione della polizia in casa di Ahmet e del fratello Mehmet fino alla notizia della prima condanna, quella a vita in regime duro. È una galleria di personaggi e incontri miserabili in cui l’ingiustizia prende corpo e volto. È un inno all’immaginazione e al suo potere di evadere dalle quattro mura che la costringono riconquistando aria e spa – zio. È un ragionamento di straordinaria lucidità sui concetti universali di vita, morte, tempo, destino. È un elogio della scrittura come forma irrinunciabile di dignità dell’individuo.
Da un lato, c’è un «corpo in trappola», dall’altro «una mente che non si curava e rideva di ciò che sarebbe accaduto al corpo, si credeva intoccabile ed era intoccabile». Le parole di questa mente che non si rassegna al silenzio, strappate al regime di massima sicurezza, colpiscono come sassi e lasciano una traccia indelebile.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza” – PREMIO GIORNALISTICO ANDREA BARBATO

L’Autore conversa con Yasemin Çongar (Direttrice P24 e della Casa della Letteratura di Istanbul) e Marino Sinibaldi
(Presidente Centro per il Libro e la Lettura) e Nando Dalla Chiesa (Presidente Comitato scientifico Passaggi Festival)

Cerimonia di premiazione con Ivana Monti Barbato e Samuele Mascarin (Assessore alle Biblioteche e ai Servizi educativi – Comune di Fano)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 22.00-23.00

Piazza XX Settembre

 

Non tutto il grasso viene per nuocere

di Pierluigi Rossi, Aboca edizioni

 

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autore conversa con Alberto Pancrazi (Giornalista)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 18.00-19.00

Chiesa di San Francesco

Nove miliardi a tavola. Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0

di Mauro Mandrioli, Zanichelli

 

Nel 2050 saremo in 9 miliardi, 2 miliardi in più di adesso. Oggi coltiviamo la metà della terra abitabile: come potremo dar da mangiare alle generazioni future senza distruggere l’ambiente in cui viviamo?
Dovremo diventare più efficienti. Con telecamere a infrarossi e droni valuteremo la salute delle piante nei campi. Squadre di robot agricoli e sistemi automatici useranno questi dati per distribuire acqua, fertilizzanti e fitofarmaci solo alle piante che ne hanno bisogno.
Avremo fattorie verticali ricavate da spazi abbandonati delle metropoli,dove verdure e ortaggi cresceranno tutto l’anno e a kilometro zero. Rispetto a un campo all’aperto, per coltivare un chilo di pomodori risparmieremo 65 litri d’acqua. La digitalizzazione ci permetterà di creare filiere trasparenti, per sapere dove e come è stato coltivato e trasformato ogni prodotto: basterà uno smartphone per esaminare la carta di identità di quello che mettiamo nel piatto.
Saranno quindi i big data, la genomica e l’automazione a guidare la nuova Rivoluzione verde. Solo così potremo mettere tutti a tavola e garantire un’alimentazione sostenibile che sia anche di qualità,senza lasciare nessuno indietro.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autore conversa con Elisabetta Rossi (Giornalista, Il Resto del Carlino)

Lunedì 21 giugno 2021, ore 9.30 – 10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

 

 

Nuovo dizionario sentimentale

di Giampiero Mughini, Marsilio

.A volte i libri nascono da desideri, e contemporaneamente sono capaci di generarli. A volte il racconto di sé è in forma di mosaico, e contemporaneamente ne compone e ricompone molti. Se l’intento dell’autore è infatti quello di fare i conti con se stesso e chiarire l’itinerario umano e intellettuale percorso sino a qui, leggendo queste pagine il lettore si immerge in una narrazione formidabile, in cui storia, cronaca, politica, letteratura e tutte le arti del mondo raggiungono un incantevole, perfetto equilibrio. In una caleidoscopica sfilata di eventi e personaggi dello spettacolo e della politica, le cui vicende si intrecciano non solo con ricordi privatissimi, ma anche con fatti rimasti nella memoria collettiva del Paese, entriamo in casa di Marco Pannella nei suoi ultimi giorni di vita, scopriamo il lato politico di Clint Eastwood, ci addentriamo fra i protagonisti della Resistenza italiana, perfetti sconosciuti per i trentenni di oggi, riascoltiamo la voce di Leonardo Sciascia, ripercorriamo la cronaca dei momenti più duri e ambigui del conflitto tra Israele e Palestina. Giampiero Mughini conserva lo sguardo pungente con cui ha raccontato e pesato gli anni sessanta e settanta della storia italiana, dotato della profondità «di un uomo – come si definisce lui stesso – con i capelli completamente bianchi». E oggi, come già nel Dizionario sentimentale di trent’anni fa, del racconto restano il procedere rapsodico e musicale sul filo dei ricordi, il flusso dolce della memoria, i paradigmi morali e sentimentali con relativi furori e disincanto, la capacità di catturare i tratti fondamentali del nostro Paese, senza censure o speranze di redenzione.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Elisabetta Stefanelli (Capo Redattrice Cultura, Agenzia ANSA)

Domenica 20 giugno 2021, ore 22.00-23.00

Piazza XX Settembre

 

 

Per tutto il resto dei miei sbagli

di Camilla Boniardi, Mondadori

 

Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l’amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza: mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all’altezza o idonea a soddisfare le aspettative dei partner. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per Marta quasi un’ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell’immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall’etica dell’imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell’impostore. Ritroviamo un po’ di Jane Austen e un po’ di Sally Rooney nel racconto di Marta, che parla d’amore senza mai dimenticarsi della realtà, dove, mentre ondeggiano tra lacrime e sorrisi, i personaggi si abbandonano a profonde riflessioni e a coinvolgenti momenti di autoanalisi. Per tutto il resto dei miei sbagli è il romanzo d’esordio di una scrittrice di talento che ha fatto della sua esperienza di vita materia pulsante, vivida, e soprattutto universale.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

L’ Autrice conversa con Ivana Stjepanovic (Passaggi Festival)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 21.00-22-00

Pincio

Pioniere. Storie di italiane che hanno aperto nuove frontiere

di Lidia Pupilli, Aras Edizioni

 

Dalle prime elettrici alle prime sindache; dalle prime avvocate alle prime ingegnere, mediche, magistrate, poliziotte, bibliotecarie. L’opera presenta queste e altre vicende di italiane che nel corso dell’età contemporanea si
sono distinte in politica, nelle professioni e nello sport conquistando spazi tradizionalmente preclusi alle donne, abbattendo ostacoli, anticipando tendenze e mutamenti o aprendo strade che solo altre hanno potuto percorrere fino in fondo. Di queste pioniere non vengono tratteggiate soltanto le biografie ma anche il contesto, i moventi e gli obiettivi che si celano dietro scelte spesso scomode e anticonformiste.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Marco Severini (Storico, Università Macerata) e e Silvia Sinibaldi (Giornalista, Corriere Adriatico)

Sabato 19 giugno 2021, ore 9.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

 

Più diritti per streghe malvagie Passaggi Festival 2021 Fano

Più diritti per streghe malvagie

del collettivo Il Sabba della Domenica, Giaconi

 

“Più diritti per streghe malvagie” è una raccolta di venticinque racconti di donne marchigiane realmente esistite, esistenti o leggendarie. le protagoniste sono chiamate “streghe”, come eretiche, perché sono donne che hanno fatto una scelta di vita contro le regole del loro tempo non curandosi di essere additate come “malvagie”, isolate o condannate dalla società. La raccolta celebra questi esempi di donne fuori dagli schemi presentandole come modelli di riferimento per le nuove generazioni. Ogni racconto, narrato dalla prospettiva della protagonista, presenta delle costanti quali la celebrazione del territorio marchigiano, delle tradizioni e superstizioni popolari, l’attenzione verso l’ambiente, l’emancipazione politica, culturale e sociale della donna. Le autrici sono dieci donne marchigiane con profili e carriere diverse, le illustratrici sono venticinque marchigiane come venticinque sono le streghe che hanno illustrato. L’opera è figlia del primo lockdown, di riunioni Zoom domenicali, dette “Sabba della Domenica”, nel corso delle quali i racconti sono stati discussi e abbozzati.

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

Le autrici Giuditta Giardini, Roberta Capozucca e Carolina Iacucci conversano con Maria Antonietta (Artista e Scrittrice) 

Giovedì 24 giugno 2021, ore 19.00 – 20.00

Chiesa San Francesco

 

Primi amori. Uno, nessuno e centomila

di Umberta Telfener, Il Mulino

 

Il primo amore è un mito ormai tramontato oppure è ancora un momento denso di significato, anche per le nuove generazioni che sembrano fuggire dalle relazioni? Quanto è cambiato negli ultimi anni? A partire da queste domande, Umberta Telfener dispiega davanti ai nostri occhi il romanzo corale del primo amore in cui tutti siamo protagonisti, autori e spettatori. Attraversiamo, così, le storie che ci abitano: dalla letteratura alle serie televisive; le storie che nel bene o nel male abbiamo abitato e ci siamo raccontati, grazie alle tante testimonianze raccolte; la trama psicologica che fa di ogni primo amore un momento unico ma anche ripetibile – come nasce, le emozioni in gioco, il corpo, le scelte che lo attraversano, come e perché finisce. E se l’adagio recita che il primo amore non si scorda mai, oggi potremmo dire che i primi amori sono davvero tanti e resistono tenacemente ordinando e disordinando il nostro immaginario.
Il primo innamoramento è all’insegna delle possibilità: intensità, purezza, desiderio, paura, insicurezza, certezza, tutto insieme, contemporaneamente.

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autrice conversa con Clelia Raffaele (Psicologa) e Lorenzo Pavolini (Scrittore, Conduttore Rai Radio 3)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 18.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco

Quando non morivo  

di Mariangela Gualtieri, Einaudi

 

Prima persona plurale del verbo essere: «siamo» è la voce verbale che attraversa tutta la nuova raccolta di Mariangela Gualtieri. Una voce, per l’appunto, prima ancora che una forma. Una voce che parla da non si sa dove e pronuncia l’essere e l’esserci come evidenza e nello stesso tempo come mistero. Né punto di partenza né punto di arrivo, ma consapevole e accidentato percorso. Gli approcci più che definitori sono tentativi di collocazione: «siamo | nel calmo della nuvola turchina», «Siamo qui. Siamo | dentro un mattino assolato». Ma soprattutto sono indicazioni di stati d’animo: «Siamo confusi», «siamo stupidi un poco». Di sicuro non siamo soli. Un’altra presenza costante del libro (e non solo nella seconda sezione, ad essi dedicata) è quella degli animali. Fratelli, ma anche qualcosa di piú: sorta di angelici anelli di congiunzione con quanto si cela dietro la parola «siamo» e il verbo essere. E anche i cuccioli umani, ai quali è dedicata un’altra sezione, sono creature speciali, piú immediatamente partecipi di quei cicli naturali intorno ai quali ruota, come una preghiera, la scrittura della poetessa romagnola. Ma senza essere troppo francescana, senza dimenticare che il male esiste e che quella umana è una «specie con orchi». D’altra parte, anche nelle poesie piú introspettive le pulsioni sono del tutto contrastanti, in un’alternanza di estasi e smarrimento. Il filo rosso del libro resta comunque quello del sentimento panico (ancora una volta «siamo», tutto, insieme) che attraversa le varie sezioni e tocca forse il suo vertice nel Requiem finale.

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

L’Autrice conversa con Roberto Galaverni (Critico letterario, La Lettura – Corriere della Sera)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa di San Francesco 

Quel dormiglione di Cartesio 

di Alba Sala, Sonda

 

Lo sapevi che da bambino Cartesio si ammalava spesso e che gli piaceva fare soltanto due cose: studiare e dormire? Con questo libro ogni bambino potrà conoscere la sua storia e il mondo in cui viveva nel 1600, imparando senza smettere di divertirsi. Come? Con tantissimi giochi e attività interattive, dal sudoku alla battaglia navale!

Il fondatore della matematica e della filosofia moderna raccontato per la prima volta ai bambini.

Rassegna “Chiedersi perché. Libri filosofici per bambine e bambini”

L’autrice conversa con Ippolita Bonci Del Bene (Esperta in pratiche di filosofia per bambini)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 18.30 – 19.30

Mediateca Montanari Memo

Quel criticone di Kant 

di Alba Sala, Sonda

 

Lo sapevi che da bambino Kant odiava la scuola perché non gli era permesso fare domande? E che da adulto era talmente preciso che usciva di casa sempre alla stessa ora? Con questo libro ogni bambino conoscerà la sua storia e le grandi idee che ha avuto. Con rebus, labirinti e giochi!

Il più importante filosofo illuminista raccontato per la prima volta ai bambini. 

Rassegna “Chiedersi perché. Libri filosofici per bambine e bambini”

L’autrice conversa con Ippolita Bonci Del Bene (esperta in pratiche di filosofia per bambini)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 18.30 – 19.30

Mediateca Montanari Memo

Quello che non ti dicono 

di Mario Calabresi, Mondadori

 

«Mi aiuti a scoprire chi era mio padre? Non l’ho mai conosciuto, ma è sempre con me». Per mesi questa richiesta, arrivata alla fine di una presentazione de La mattina dopo, è rimasta sepolta nei miei pensieri. Poi, la mail di un missionario che vive nel deserto algerino mi ha convinto a mettermi in viaggio.
Il padre di Marta scomparve nel 1975 quando lei non era ancora nata, risucchiato nel gorgo del terrorismo che aveva cominciato a insanguinare l’Italia. Carlo Saronio, figlio di una delle famiglie più benestanti di Milano, non aveva ancora ventisei anni quando venne tradito dagli amici con cui condivideva ideali rivoluzionari.
Marta per quarantacinque anni non ha mai fatto domande, immersa in un faticoso silenzio. Ma non si può vivere in eterno con i fantasmi, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo fare i conti con le memorie, anche le più dolorose.
Così le ho detto di sì, e ho cominciato un viaggio alla ricerca delle tracce di quel ragazzo che viveva sospeso tra due mondi inconciliabili, che trovò il coraggio di scegliere la sua strada quando era troppo tardi. Scavando nei ricordi di una Milano in cui il passato è ancora presente tra noi, sono riuscito a riannodare i fili di una storia mai raccontata che appartiene anche a me.

 

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autore conversa con Silvia Calandrelli (Direttore Rai Cultura)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 22.00-23.00 

Piazza XX Settembre

Respirare Passaggi Festival 2021 Fano

Respirare

di Daniele Egidi, Independently published

 

mi chiamo daniele 54 anni consulente informatico
a dicembre 2020 malato covid-19
polmonite bilaterale severa al 50 per cento
entro al pronto soccorso e scelgo di affidarmi
l’ospedale mi rassicura e mi protegge
è per me tana, rifugio, salvezza
la solitudine di quei giorni la affronto coi silenzi
e con le poche ma calde parole con medici e infermieri
sono balsamo lenitivo e curante
il plasma mi rigenera e mi dà energia vitale
un donatore e un malato uniti per sempre
credo che la pandemia sia un momento storico unico
che l’occasione non vada sprecata
ho deciso di rinnovarmi
rinascere è un’occasione unica e irripetibile

Rassegna di saggistica “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autore conversa con Roberto Damiani (Giornalista, Il Resto del Carlino)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 18.00-19.00

Chiesa di San Francesco

Scosse. La mia vita a cuore libero 

di Gianluca Gazzoli, Mondadori

 

La storia è sempre la stessa. Il cuore inizia a battere più veloce. La testa comincia a girare, piego la schiena, mi tengo il petto, la testa gira sempre più forte. A quel punto vedo tutto offuscato, sto per svenire ma rimango cosciente: aritmie ventricolari di grave entità. Per farla breve, il mio cuore raggiunge un numero elevatissimo di battiti al secondo fino a fermarsi completamente, per poi riprendere dopo pochi istanti. Da quando ero solo un ragazzino ho dovuto fare i conti con questa condizione che mi ha costretto a impiantarmi un defibrillatore sotto pelle che, ogni volta che il mio cuore supera i battiti consentiti, scarica una serie di scosse che mi ribaltano a terra pur di tenermi in vita. Durante un viaggio in India, un indovino mi disse che le mie aritmie erano generate dalla mia sensibilità, dalle mie passioni e dal mio carattere e che proprio per questo la mia vita sarebbe stata segnata da tante scosse, che mi avrebbero cambiato profondamente. Io non so se quell’indovino mi abbia detto la verità, so solo che i battiti troppo accelerati del mio cuore, che hanno rischiato di uccidermi, hanno anche scandito da sempre le tappe fondamentali della vita, insegnandomi a non farmi mai abbattere, ad andare sempre a trecento all’ora e a sfruttare al massimo ogni occasione: a vivere, insomma, una vita che non mi potrei permettere. Per circa diciassette anni non ho raccontato a nessuno del mio problema perché avevo paura di essere giudicato, di essere trattato in modo differente, forse per orgoglio o forse per immaturità. Ma credo nel potere positivo della condivisione ed è per questo che spero che la mia storia arrivi soprattutto a chi ha bisogno di sentirsi spronato a superare gli ostacoli che la vita ci pone lungo la strada e a dare sempre il meglio di sé per raggiungere i propri sogni, saltare più in alto e spiccare il volo. Vorrei, insomma, che servisse ad avere più rispetto verso le nostre paure e quelle di chi abbiamo intorno, perché sono quelle che ci rendo forti.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autore conversa con Luca Valentini (Dj e critico musicale) 

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

Spacca l’infinito. Il romanzo di una vita

di Piero Pelù, Giunti

 

Piero Pelù il rocker, l’attivista, l’anarcoide, il brado, Piero Pelù il cantante, “el diablo”, il pugile, il gigante: ebbene, dimenticatevi tutto questo e preparatevi a partire. Sì, perché in questo libro P. scende dal palco, spegne i riflettori e ci invita a viaggiare insieme a lui, con il coraggio di aprire la porta della memoria e di avventurarsi fino a dove tutto ha avuto inizio. E appena si ferma per un momento a riposare, ecco che accanto a lui appare un ragazzino intraprendente, originale, pieno di domande. Seguendo il dialogo tra l’uomo e il bambino attraversiamo la storia italiana – dalle trincee della Prima guerra mondiale agli anni del Fascismo, da quelli della Guerra fredda fino al disorientamento dei nostri giorni – e quella di un ragazzo pieno di sogni, che in uno scantinato sul Lungarno ha cominciato a credere in se stesso e da allora è andato lontano.
A ogni pagina incontriamo personaggi indimenticabili, sorridiamo, ci commuoviamo, e ogni volta che cala la sera sentiamo di aver raggiunto una consapevolezza nuova: chi non si arrende riesce sempre a conquistare ciò che conta davvero; chi sa affrontare le difficoltà con determinazione e ironia non ne esce mai davvero sconfitto, e se anche imbocca una strada sbagliata, quella lo porterà a scoprire qualcosa di sorprendente. Ma soprattutto, questo libro ci racconta una vita vissuta al fianco di una delle innamorate più esigenti: la dea musica, che va amata e alimentata ogni giorno, perché la routine è la sua peggiore nemica. E perché la musica, come l’amore, è uno dei modi più strepitosi per cambiare il mondo.
Al bambino che è stato P. confessa: “Se mi fossi dimenticato di te non sarei stato felice nemmeno un minuto”. Così Spacca l’infinito non è solo il verso di una canzone, ma anche l’invito rivolto a tutti a non perdere lo stupore e la fiducia in un universo dove tutto, a saperlo ascoltare, canta insieme a noi.

Rassegna “Fuori Passaggi Music&Social”

L’Autore conversa con Luca Valentini (Dj e critico musicale)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 19.30 – 20.30

Pincio

Tante care cose 

di Chiara Alessi, Longanesi

 

Tutti dentro le nostre case possediamo una discreta collezione di opere di design, ma spesso non ce ne accorgiamo: Chiara Alessi ci insegna a riconoscere il genio e l’innovazione che stanno dietro ad oggetti che fanno ormai parte del quotidiano.
La Graziella ereditata dalla zia e parcheggiata in garage è uno degli oggetti con più imitatori, o ammiratori, al mondo, nata da un progetto d’avanguardia per rispondere all’emancipazione femminile. La bottiglietta del Campari, rossa, smerigliata, a forma di bicchiere rovesciato, è una vera icona, nata nel 1932 quando il patron della prestigiosa casa di liquori recluta Fortunato Depero come designer di packaging ante litteram. I Moonboot hanno anch’essi una storia meravigliosa, ispirata alle prime immagini dello sbarco sulla Luna di Neil Armstrong. In questo libro Chiara Alessi, esperta di design e creatrice su Twitter dei fulminanti video-racconti di #designinpigiama, uno dei fenomeni più esplosivi del lockdown, racconta 100 oggetti che hanno segnato gli ultimi 100 anni della nostra storia nazionale, comunissimi e noti a tutti, e al tempo stesso incredibilmente sconosciuti. Interamente illustrato da Paolo D’Altan, Tante care cose è una sorprendente storia d’Italia per oggetti, dopo la quale non guarderete mai più una Coppa nel nonno o un Tratto Pen nello stesso modo.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Alice Astrella (Consulente editoriale)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

Truganini Passaggi Festival 2021 Fano

Truganini 

di Fabio Pusterla, L’arcolaio

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

L’autore dialoga con Fabrizio Lombardo (Poeta e Redattore rivista VersoDove)

Domenica 20 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Chiesa San Francesco

Tutti gli occhi che ho aperto

di Franca Mancinelli, Marcos y Marcos

 

La voce di Franca Mancinelli, tra le più intense e originali della poesia italiana contemporanea, si affida a un difficilissimo equilibrio, tra esattezza del dettato e concentrazione semantica, ottenuta con l’esercizio costante di due forze complementari, quella che accentua e amplifica e quella che elimina e abrade. L’esattezza agisce a tutti i livelli: nella formulazione del singolo verso, nella miscela di immagini e giri sintattici, ma anche nella strutturazione calcolatissima delle sezioni, dei raccordi e persino delle pagine bianche, su cui si accampano minuscole, perfette spirali.
Per raggiungere questa giustezza espressiva, l’autrice ha dovuto operare neurochirurgicamente sulla propria scrittura, condensando il senso e eliminando tutto il superfluo: non a caso il titolo felice dell’opera, Tutti gli occhi che ho aperto, denuncia il prezzo pagato nel verso che gli fa seguito, sono i
rami che ho perso. Queste poesie nascono da un’urgenza tangibile che non si fa mai aperta confessione: urgenza privata, biografica, e urgenza etica, sempre riferita alle zone più fragili, più terribili della nostra vita, associata o dissociata, dove è giorno, il vento / non si alzerà.
Da qui, Franca Mancinelli parla per brevi frammenti, si oppone alla dissoluzione e al silenzio con la forza del niente / del non avuto mai / niente da barattare. Lungo questa via perigliosa, i gesti ricompongono una lingua / si allaccia al mio corpo un’armatura.

Fabio Pusterla

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”

La poetessa conversa con Fabrizio Lombardo (Poeta, Redattore rivista VersoDove)

Mercoledì 23 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa San Francesco

Umani e animali  

di Giulia Guazzaloca, Il Mulino

 

Gli animali ci sono accanto da migliaia di anni e fin dai tempi antichi l’uomo ha sentito il bisogno di riflettere su questo rapporto. Fra Sette e Ottocento si iniziò a ripensare la tradizionale separazione tra umani e non umani; nacquero le prime mobilitazioni per la tutela animale e nel corso dell’Ottocento conobbero una significativa espansione sia i contatti fra l’attivismo zoofilo e i movimenti per l’emancipazione femminile, sia la consuetudine dell’animale da compagnia. Da allora la convivenza tra umani e animali si è caricata di nuove implicazioni, pratiche e morali, e sono cambiati in modo irreversibile il modo di considerare il problema della sofferenza animale e la nostra relazione con i pets.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autrice conversa con Alice Astrella (Consulente editoriale)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 9.30-10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

Una vita scapricciata

di Marisa Laurito, Rizzoli

 

Il cielo primaverile di Napoli è carico di stelle, mentre da una finestra del centro storico qualcuno intona la romanza di Puccini Vincerò. È sotto questo segno che viene al mondo Marisa Laurito, protagonista poliedrica ed esuberante di oltre mezzo secolo dello spettacolo e del costume italiani. In Una vita scapricciata si racconta per la prima volta con voce squillante e autentica (pare quasi di sentire la sua inconfondibile r moscia) e con l’ironia che la contraddistingue. A formarle il carattere è Napoli, la città in cui tutto avviene in strada, dove ci si incontra, si grida, si ride, si mangia, si rappezzano i dolori. Marisa diventa così un’anima generosa e riconoscente e, infatti, in questo libro, per parlare di sé, in realtà non fa che evocare le persone e le occasioni che l’hanno ispirata, accompagnata, aiutata nel suo percorso artistico e umano: dall’amica Marina con cui affrontò i primi provini a Cinecittà (con tanto di molestie “d’uso” a cui seppe reagire con personalità) al grandissimo Eduardo, il Direttore, dal viso rosa come la camicia, per il tanto cerone
messo negli anni che non andava più via. Per ciascuno Marisa dipinge un ritratto di spessore arricchito con preziosi aneddoti, dagli episodi vissuti da squattrinata a Roma a un irresistibile déjeuner a casa Agnelli. Ci sono poi tutti, nessuno escluso, i compagni di quella geniale avventura corale che si sviluppò attorno a Renzo Arbore, che «ha spalancato una porticina nel mio cervello» e «mi ha insegnato a lanciarmi nel meraviglioso cielo dell’improvvisazione». Un sodalizio importantissimo, come quello con il migliore amico Luciano De Crescenzo, con cui Marisa parla ancora oggi all’ombra del Vesuvio, il vulcano fumante che da millenni insegna ai napoletani a ridimensionare gli affanni, a godere attimo dopo attimo e a rinascere ridendo.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

L’Autrice conversa con Flavia Fratello (La7)

Martedì 22 giugno 2021, ore 22.00 – 23.00 

Piazza XX Settembre

Un copo nuovo Passaggi Festival 2021 Fano

Un corpo nuovo

di Pier Luigi Rossi, Aboca

 

Il grasso corporeo segna la nostra vita fin dalla nascita e ci accompagna per tutta la nostra esistenza, condizionando energia, salute, longevità, immagine estetica. Quello che è fondamentale sapere è che ognuno ha il suo grasso perché ognuno ha il suo DNA, ma soprattutto che non tutto il grasso corporeo è nocivo. Il grasso è stato considerato per molto tempo una sede inerte di conservazione dell’energia, un accumulo da “distruggerle” per essere belli e tornare in forma. Questo approccio è ormai superato. L’attuale ricerca scientifica riconosce al tessuto adiposo un ruolo positivo e protettivo sia nelle donne che negli uomini. Il grasso sano è la culla delle cellule staminali, cellule madri necessarie per il continuo rinnovamento dei nostri organi, ed è anche la sorgente della giovinezza strutturale, estetica, funzionale dell’intero organismo umano. Siamo noi a trasformare il grasso in patologia estetica e funzionale, perché non conosciamo e non apprezziamo questo dono che ci ha fatto la Natura e che ci consente di avere energia biochimica sempre a disposizione, anche al variare della disponibilità di cibo. L’obiettivo di questo libro è guidare il lettore in un percorso di conoscenza per riuscire ad evitare un eccesso di grasso, così come una sua dannosa riduzione, per vivere in salute metabolica, ormonale e immunitaria. Tramite il metodo molecolare di alimentazione consapevole riusciamo a compiere una riprogrammazione metabolica, perdere peso e risaltare il nostro grasso sano, per vivere in salute e raggiungere una longevità sia estetica sia funzionale, evitando il decadimento cognitivo-funzionale.

Rassegna “Passaggi di Benessere – Mente Corpo Anima”

L’Autore conversa con Alberto Pancrazi (Giornalista)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 18.00 – 19.00

Chiesa di San Francesco

Un giorno lo dirò al mondo  

di Alessandro Milan, Mondadori

 

Alessandro Milan, giornalista e conduttore di Radio24, dedica il nuovo libro alla ricostruzione della vicenda umana e giudiziaria di Derek Rocco Barnabei, italo americano condannato a morte e giustiziato in Virginia il 14 settembre 2000 per l’omicidio e lo stupro della diciassettenne Sarah Wisnosky. Il noto penalista Alan Dershowitz – che si offrì per la difesa – definì quanto avvenuto «uno dei più grossi errori giudiziari mai visti». In molti si mobilitarono invano contro quella sentenza, in Italia e non solo. Milan seguì quella storia da giovane redattore di Radio24, intervistando più volte Derek e collaborando a due straordinarie dirette dal braccio della morte. La vicenda di Barnabei non è per Milan solo una prova giornalistica, ma un incontro umano che lo investe e lo segna personalmente. In queste pagine, Milan fonde la puntualità dell’inchiesta giudiziaria con il racconto autobiografico. Il suo non è il punto di vista di un innocentista convinto, ma di chi mette in discussione la pena di morte e lotta per abolirla.

Rassegna di saggistica “Libri alla San Francesco”

L’autore conversa con Giorgio Santelli (Giornalista, Rainews24)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 19.00 – 20.00

Chiesa San Francesco

Uscita secondaria

di Marco Ferri, Manni Editore

 

In questa raccolta poetica l’uscita secondaria è un varco che diventa prospettiva e destinazione, opportunità e speranze, sia pure spoglie, essenziali.
E prima c’erano la desolazione, i ricordi lontani, il riflettere amaro sulle cose del mondo, cadenzate dal sonetto, alla ricerca di una nuova realtà.
Senza concessioni all’indulgenza, con ironia velata o scoperta, i versi percorrono territori di confine, dove si stanno cancellando “macchie di boschi, sagome di chiese, estirpate / le radici dei discorsi e i respiri / primordiali di piante e animali”.

Rassegna di poesia “Passaggi diVersi”​

2021, L’ANNO DI DANTE – VII Centenario Dantesco

D’Infinito e Provvisorio

Conduce Fabrizio Lombardo (Poeta, Redattore della rivista VersoDove)

Martedì 22 giugno 2021, ore 21.00-22.00

Chiesa di San Francesco

Vai all’Inferno, Dante!  

di Luigi Garlando, Rizzoli

 

A Firenze c’è una sontuosa villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei Guidobaldi e sede dell’impresa di famiglia. È lì che vive Vasco, quattordici anni, un bullo impenitente abituato a maltrattare professori, compagni e famigliari. A scuola Vasco fa pena, in compenso è imbattibile a Fortnite, progetta di diventare un gamer professionista e ha già migliaia di follower. Perché Vasco è così, sa di essere in credito con la vita e di avere diritto a tutto. Finché un giorno, a sorpresa, viene battuto da uno sfidante che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo del Poeta. “Oh Guidobaldi, becca Montaperti! Or mi conoscerai, vil ghibellino. Ben ti convien tenere gli occhi aperti”, chatta il misterioso giocatore. Ma chi è? E perché parla in versi? Appena può, Vasco torna in postazione e cerca la rivincita per umiliarlo come solo lui sa fare, senza sapere che la più esaltante e rivoluzionaria sfida della sua vita è appena cominciata. Un romanzo pirotecnico dove, a colpi di endecasillabi e battaglie reali, un adolescente di oggi dovrà vedersela con il più illustre e scatenato dei maestri: Dante Alighieri.

Rassegna “Piccoli asSaggi – La saggistica per diventare grandi”

L’Autore conversa con Valeria Patregnani (Direttrice Sistema Bibliotecario Fano)

Martedì 22 giugno 2021, ore 18.30

Mediateca Montanari Memo

Viaggio nell’Italia dell’antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro

di Telmo Pievani e Francesco Ferrarese, Aboca

 

Come ormai tutti purtroppo sappiamo, l’impatto dell’umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti.
La realtà geografica che identifichiamo con l’Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l’aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all’innalzamento del livello dei mari.
Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l’Italia proiettandoci, in maniera distopica,
nell’anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l’inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l’aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino… Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l’approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale – illustrato, per l’occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese.
Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l’assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell’altra è tutta nostra.

Rassegna di saggistica “Libri in Piazza”

Gli autori conversano con Massimo Cirri (Rai Radio 2)

Sabato 19 giugno 2021, ore 21.00 – 22.00

Piazza XX Settembre

Viva la Costituzione  

di Andrea Franzoso, De Agostini

 

La Costituzione italiana è la legge più importante del nostro Paese. I valori su cui si basa, i principi che difende, i diritti e i doveri che sancisce sono l’eredità lasciataci dai nostri nonni a garanzia di una vita libera e dignitosa. Conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro. Ecco perché Andrea Franzoso ha voluto esplorare in questo volume la Carta costituzionale e spiegarla a chi, quella Carta, l’ha solo sentita nominare in occasione di qualche anniversario o festa nazionale. Attraverso racconti e testimonianze, e con i contributi di esperti autorevoli, Andrea riesce a illustrare con efficacia i 20 concetti fondamentali della Costituzione. In questo nuovo libro, l’autore di #disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione sottolinea l’importanza del rispetto per l’altro e riporta alla luce le battaglie combattute (e che tuttora combattiamo) a difesa di un testo che è l’espressione stessa della nostra identità.

Rassegna “Piccoli asSaggi – La Saggistica per diventare grandi”

L’Autore conversa con Valeria Patregnani (Direttrice Sistema Bibliotecario Fano)

Giovedì 24 giugno 2021, ore 18.30-19.30

Mediateca Montanari Memo

Voglio votare anch’io  

di Valentina Cavallaro, Il Battello a vapore

 

Sally è orfana e vive con la dispotica zia Frances: lavora in fabbrica e deve consegnarle la paga ogni sera. Un giorno lo strillone Henry le ruba il borsellino. Quella che parte come una terribile sventura, metterà in atto una catena di eventi che porterà Sally all’emancipazione: imparerà a leggere, lotterà per i propri diritti sul lavoro, fino a unirsi al movimento delle Suffragette.

Rassegna “Piccoli asSaggi – La Saggistica per diventare grandi”

L’Autrice conversa con Valeria Patregnani (Direttrice Sistema Bibliotecario Fano)

Venerdì 25 giugno 2021, ore 18.30-19.30

Mediateca Montanari Memo

Welcome to the jungle. Stai pensando al tuo futuro? Scopri come affrontare con sicurezza il mondo del lavoro e progettare la tua sfida

di Lucio Zanca, Gribaudo

 

Un manuale studiato prima di tutto come strumento pratico per aiutare i giovani in un frangente complesso e delicato: l’ingresso nel mondo del lavoro. Il libro, realizzato da un autore che, tramite la sua attività all’Università di Bologna, è quotidianamente a contatto con decine di giovani, è calibrato su bisogni, modalità comunicative, parole, colori, illustrazioni, tratti e abitudini relazionali dei ragazzi contemporanei, parla dunque un linguaggio specifico.
Un testo che segue il metodo spoilerbox, ideato dall’autore, dove spoiler ha il significato di «prevedere». Attraverso cinque parole chiave (contesto, esperienza, riflessione, azione e valutazione) sarà infatti possibile capire qual è la strada migliore per scegliere e ottenere un impiego. Il libro è anche un’occasione per mettere in relazione due mondi, lavoro e giovani, che fanno fatica a dialogare in modo efficace, e può essere anche un valido sopporto per chi organizza il job placement per le scuole superiori e l’università. Infine, ma non ultimo, l’opera è pensata non solo per i ragazzi e per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti quei genitori desiderosi di supportare i propri figli nella ricerca del lavoro ideale.

Rassegna di saggistica “Buongiorno Passaggi. Libri a colazione”

L’Autore conversa con Silvia Sinibaldi (Giornalista, Corriere Adriatico)

Venerdì 18 giugno 2021, ore 9.30 – 10.30

Bon Bon Art Cafè (Lido)

CONDIVIDI!