30 giugno 2024. Conclude la rassegna “Fuori Passaggi Music&Social” la presentazione del libro “Vietato calpestare i sogni. La straordinaria storia di PizzAut e dei suoi ragazzi” scritto da Nico Acampora ed Elisabetta Soglio, edito da Solferino. Il volume, pubblicato lo scorso 9 aprile, è già un successo editoriale. L’autore Nico Acampora conversa di fronte ad una Piazza XX Settembre gremita per l’occasione con il Giornalista e conduttore RAI Paolo Notari.
L’idea di Nico Acampora
L’idea di realizzare il progetto PizzAut, racconta Acampora, nasce nel 2017 durante una notte insonne. Inizialmente il piano consiste nel far lavorare una squadra di persone autistiche all’interno di un locale già in attività, ma la diffidenza rende difficile l’impresa. Dopo numerose ricerche, l’autore racconta di essere riuscito a convincere un ristoratore ad ospitare i suoi ragazzi il lunedì sera: il successo delle serate supera ogni aspettativa.
PizzAut: una scommessa riuscita
Il successo di questa esperienza dà forza ad Acampora che persevera nella realizzazione del progetto. Ad oggi PizzAut ha aperto due ristoranti, uno a Monza e uno a Cassina de’ Pecchi, nei quali lavorano 41 persone autistiche. All’interno dei locali è riservata grande attenzione alle esigenze dei ragazzi e sono stati adottati degli escamotage per permettono ai lavoratori di operare in autonomia e sicurezza: dal “forno a tunnel” che previene che le pizze si brucino, all’impianto di insonorizzazione della sala che attutisce il rumore e tutela i ragazzi più sensibili agli stimoli sonori. Anche i contratti di lavoro sono elaborati ad hoc sulle esigenze dei ragazzi che spesso sono molto diverse tra loro, a volte anche opposte.
L’incontro con Papa Francesco e con il Presidente Sergio Mattarella
Nonostante il progetto sia molto giovane, il grembiule di PizzAut è già stato indossato da Papa Francesco nel 2022, in occasione di una visita dei ragazzi in Vaticano, e nel 2023 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha partecipato all’inaugurazione del secondo locale PizzAut. Il Pontefice ha elogiato il progetto come un brillante esempio di “economia inclusiva che mette l’Uomo al centro”.
Una realtà in espansione: l’evoluzione del progetto
Oltre ad essere un successo di inclusione sociale, PizzAut è anche un successo imprenditoriale. Acampora ha molto chiaro il futuro di questa realtà: la sua idea è realizzare “una flotta” di food trucks che possa esportare il progetto in ogni provincia italiana. Ogni truck può dare lavoro a cinque ragazzi dando loro l’opportunità di fare parte di una realtà che li ascolta e li valorizza.
Perché è “Vietato calpestare i sogni”
“Vietato calpestare i sogni” è una frase che ricorre nel progetto PizzAut. Nasce dalla perseveranza di un padre che desidera migliorare le condizioni di vita di suo figlio e di tante altre persone autistiche. Inizialmente Acampora non aveva intenzione di scrivere un libro, ma è stato convinto da due persone a lui molto vicine: sua moglie ed Elio, cantante di “Elio e le storie tese”, anche lui padre di un ragazzo autistico. Sua moglie gli ha ricordato come, nel momento della diagnosi del loro bambino, gli fosse mancato un “punto di riferimento” e il racconto di un’esperienza simile li avrebbe potuti aiutare; Elio, invece, grande sostenitore del progetto nonché autore della prefazione del libro, crede nella necessità di diffondere e tramandare la storia di PizzAut in modo tale da “lasciare una traccia” di tutto ciò che fino ad ora è stato fatto.
Come afferma Notari ci sono storie che devono essere raccontate e PizzAut è una di queste. Il libro illustra con un entusiasmo coinvolgente la storia di questo meraviglioso progetto. Sulla copertina è raffigurato il grembiule rosso del ristorante che è diventato per i ragazzi autistici un simbolo di speranza e un’opportunità per vivere una vita “normale” in una società che ancora, purtroppo, non li considera tali.