Il tipo di astrattismo operato da Gilda Fantastichini è molto personale e complesso. La stessa esecuzione di una singola opera può richiedere diversi mesi di lavoro; prima elabora l’immagine al computer, poi questa viene stampata, solitamente in dimensioni molto grandi e successivamente viene dipinta. Tutto ciò comporta un impegno mentale e fisico notevoli, sottolineando un tipo di pittura attenta, scrupolosa, precisa nei dettagli come nella scelta delle colorazioni”.
Gilda Fantastichini è un’alchimista del colore: crea lei stessa le tinte giuste, non si accontenta delle infinite varietà cromatiche che gli propone il mercato. Preferisce interpretare colori esclusivamente personali: pigmenti naturali e ad olio, resine e polveri varie. La grande ricercatezza del colore ha la stessa importanza della ricerca costante di forme amorfe sempre diverse e originali. L’artista, attraverso un suo specifico linguaggio, sembra indagare, studiare, scoprire, qualcosa di non visibile all’occhio umano, ma che c’è, un mondo naturale reale, che vive e che si trasforma, quasi fossero atomi, cellule, ectoplasmi, organismi pluricellulari, oppure parti di nebulose, buchi neri, galassie, multimondi.
Il microcosmo e il macrocosmo, convivono nelle opere della Fantastichini, sono due entità di cui l’una è la riproduzione in scala dell’altra, ed essendo somiglianti formano un insieme indivisibile, un’unità dove le parti del microcosmo sono in rapporto al tutto, ossia al macrocosmo.
Ermete Trismegisto nella Tavola Smeraldina scrisse: ‘Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento’. I suoi lavori negano ogni riferimento alla presenza fisica oggettiva delle cose nel mondo materiale per privilegiare la curva, sinuosa, morbida, presente nella natura.
L’arte di Gilda Fantastichini è una sorta di astrattismo lirico, lascia ampio spazio alla fantasia e all’universo personale dell’artista, che attraverso le proprie sensazioni ed emozioni interiori acquisisce un atteggiamento poetico e simbiotico con i segni, le forme e i colori, suggeriti da quella speciale relazione che si crea fra l’artista e l’opera d’arte”.
Paola Gennari
Universus Mundi, informazioni utili
Saletta Nolfi di San Pietro in Valle, via Nolfi (all’altezza di via San Francesco d’Assisi)
Periodo: dal 27 giugno al 15 luglio
Orari: dal 27 al 1 luglio: dalle ore 18 alle ore 23, sabato e domenica: dalle ore 10.30 alle ore 12.30; dalle ore 18 alle ore 23.
Dal 2 al 15 luglio: martedì dalle ore 21 alle ore 23; venerdì: dalle ore 17 alle ore 20, sabato e domenica: dalle 10.30 alle 12.30; dalle ore 17 alle ore 20.
Ingresso libero