“Valerio Volpini. Il prodigio dell’arte” in mostra fino al 20 gennaio, nella sala Morganti del Palazzo Malatestiano di Fano. L’esposizione dedicata all’intelletuale e collezionista marchigiano Valerio Volpini, scomparso nel 2000, è un omaggio alla donazione della collezione archivistico-libraria di Volpini effettuata dalla famiglia al Comune di Fano.

La donazione: 15mila volumi e centinaia di documenti d’archivio

La donazione è composta di circa 15.000 volumi, oltre a centinaia di documenti d’archivio, specie inediti materiali epistolari, in cui è rappresentato tutto il secondo Novecento letterario, filosofico e artistico italiano.
Con questa generosa donazione, i cittadini e gli studiosi hanno ora a disposizione un tesoro letterario di pezzi unici e l’opportunità di apprezzare in mostra rare incisioni, anche in tiratura unica, liberalmente prestate dalla famiglia, collezionate da Valerio Volpini in stretta affinità d’intenti col fare artistico
di quegli anni (specie dal dopoguerra in poi).

Le opere in mostra alla sala Morganti

La significativa selezione di circa 100 opere della mostra a Fano presenta prevalentemente opere di grafica, ma anche serigrafie, xilografie, ceramiche, sculture, pitture e documenti librari ed epistolari.Tre sono le linee in cui é suddivisa la mostra: artistica, libraria ed archivistica. E sempre tre sono le anime che la caratterizzano: letteraria, artistica e filosofica.

In Sala Morganti trovano una rappresentazione più ampia due autori esemplari, con venti opere ciascuno: il marchigiano Luigi Bartolini e il toscano Mino Maccari. A loro si aggiungono altri trenta artisti, marchigiani d’origine o di elezione. Sono stati selezionati, inoltre, volumi rari: prime edizioni, libri con dedica e documenti d’archivio. Affascinanti gli scambi epistolari di Valerio Volpini con grandi intellettuali e artisti del suo tempo, con cui ha intrattenuto ampie corrispondenze: Leonardo Sciascia, Luigi Bartolini, Mario Luzi, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Gino Severini, Dino Buzzati, Giuseppe Ungaretti e tanti altri.
Le opere esposte testimoniamo, quindi, non solo un vasto e competente collezionismo, ma anche i tanti rapporti intessuti con gli artisti rappresentati, e non solo.

La mostra “Valerio Volpini. Il prodigio dell’arte” è curata da Tiziana Mattioli (docente di Letteratura Italiana all’Università degli Studi di Urbino e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Carlo e Marise Bo), Daniele Salvi (critico di filosofia e letteratura) e Walter Raffaelli (editore d’arte e letteratura) ed è promossa dagli assessorati alla Cultura e al Turismo e alle Biblioteche, in collaborazione con Regione Marche e il patrocinio del Consiglio Regionale, dell’Università degli Studi di Urbino e della Fondazione Carlo e Marise Bo.

La mostra è a ingresso libero.

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