Zuzu Passaggi Festival 2022

Sabato 25 giugno la fumettista Zuzu è stata ospite della rassegna di graphic novel Passaggi fra le Nuvole. Conversando con il critico di fumetti Alessio Trabacchini, ha presentato la sua ultima opera “Giorni Felici”, edita da Coconino Press. Al termine dell’incontro è stata premiata Chiara Croce, vincitrice del concorso Una lettura fra le nuvole.

“Giorni Felici” di Beckett e Zuzu

“Giorni Felici” è il secondo libro di Zuzu, che segue “Cheese”. È una storia di amore, disamore, relazioni più o meno tossiche, di sassi e di teatro. Il titolo riprende il dramma in due atti di Samuel Beckett, che la protagonista Claudia, una giovane ragazza, sta preparando per una rappresentazione teatrale. La protagonista dell’opera di Zuzu instaura un dialogo interiore con quella di Beckett, Winnie, una donna sulla cinquantina. Proprio attraverso il testo teatrale Claudia riesce ad esprimere ciò che le succede. I suoi pensieri sono stati distribuiti nelle parole di Winnie e dei sassi, la protagonista si esprime attraverso questi. Ci sono due momenti nel fumetto in cui raccoglie sassi da terra e li fa parlare. In questi dialoghi scopre cose di sé e dell’amore. Zuzu ha spiegato che la scelta del sasso deriva dal fatto che sembra l’oggetto più inanimato, ma Claudia riesce ad animare anche questo.
Secondo Alessio Trabacchini “Giorni Felici” è un libro complesso, che resterà nella storia del fumetto, soprattutto per il linguaggio, nuovo e interessante, ispirato a quello teatrale, sicuramente da studiare nei prossimi anni.

L’importanza di esprimere se stessi

Il personaggio di Claudia si trasforma molto spesso, sia a livello estetico che interiore. In determinati momenti e contesti, quando prova forti emozioni, diventa una creatura bianca con ali, zanne e coda. In questo modo esterna il suo stato interiore. Gli altri personaggi sono sconvolti dalla sua emotività, non dal suo aspetto. Il fumetto di Zuzu non è un fumetto sulla diversità, ma sulla convivenza con le oscillazioni ed evoluzioni del proprio umore, non su come si viene percepiti dagli altri. Il sapersi esprimere, essere capaci di farlo, diventa salvifico per Claudia. La forma animalesca alla fine è quella in cui la protagonista si riconosce di più, la sua evoluzione è diretta verso la natura nascosta, tanto che nelle ultime cento pagine non viene più rappresentata nel suo aspetto umano.

Cambiare tecnica per crescere

Per le tavole di “Giorni Felici” Zuzu ha utilizzato i pastelli, una tecnica molto fisica. Questo strumento di disegno non è come il pennello che si muove con delicatezza sul foglio e poi si intinge nell’acqua. Il tocco violento del pastello l’ha aiutata molto a sfogarsi e scaricare la rabbia che provava nel periodo in cui ha composto la sua opera. A Zuzu piace variare le tecniche di lavoro. Ultimamente ha iniziato a dubitare del concetto di stile: il cambiamento permette una crescita, cambiare e sperimentare ogni volta con strumenti diversi la aiuta a trovare se stessa. È per questo che non ritiene di avere uno stile preciso e sempre identico, ama scoprirsi diversa ogni volta che utilizza carte e strumenti nuovi. Variare è anche un’ottima soluzione per i momenti di crisi, in cui non sa cosa disegnare e raccontare. Dagli strumenti possono nascere molte idee. Ora, dopo qualche mese di pausa, sta ricominciando a dedicarsi al disegno. Ha comprato degli enormi pennarelli, il cui tratto, molto diverso da quello dei pastelli, la sta stimolando e divertendo.

“Gesso bianco” di Chiara Croce vince Una lettura fra le nuvole

Al termine dell’incontro si è tenuta la cerimonia di premiazione del concorso di graphic novel Renco – Una lettura fra le nuvole. La vincitrice Chiara Croce, sui social network @fumettinitristini, è salita sul palco ed è stata premiata per la sua tavola in bianco e nero “Gesso bianco”, apprezzata dalla giuria “per il suo equilibrio”. Passaggi Festival, Renco e La Lettura, il periodico culturale de Il Corriere della Sera, hanno inaugurato quest’anno il concorso Una lettura fra le nuvole, invitando chi fa fumetti ad inviare i propri lavori inediti non-fiction (non totalmente di fantasia). La giuria, composta da Marco Del Corona, Giovanni Di Bari e Zuzu, ha ricevuto circa centocinquanta opere da tutte le regioni d’Italia e da concorrenti di tutte le età. Anche un bambino di 11 anni e un signore 84 anni hanno partecipato. I trenta migliori lavori sono in mostra al Pincio di Fano, riempiendo di colore e parole la città.

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