Cose portate dal mare di Ardian Vehbiu

“Cose portate dal mare” è un acuto ritratto di come gli albanesi guardavano o immaginavano l’altra sponda negli anni del totalitarismo. Rivela molto dell’Albania di allora, e qualcosa di noi.
Alessandro Leogrande

Un saggio denso e al tempo stesso fluido come un testo narrativo nelle cui pagine l’autore descrive, attraverso la propria esperienza, i rapporti dell’Albania con il mondo oltre l’Adriatico.
L’Occidente, e l’Italia in particolare, rappresentano un mito incarnato da oggetti-feticcio, da programmi radiofonici e televisivi che disegnano un universo elettromagnetico, desiderabile e pericoloso.
Un paradiso che tuttavia necessita di un inferno per essere anche solo immaginato.

ARDIAN VEHBIU, nato a Tirana nel 1959, oggi residente a New York, è uno scrittore e traduttore. Autore di articoli per la stampa albanese, in Italia ha pubblicato anche La scoperta dell’Albania. Gli albanesi secondo i mass media (1996), scritto con Rando Devole.


PP. 328 – Prezzo 18,00 €
Traduzione di Valentina Notaro
ISBN 9788836290765

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