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Il diavolo in Francia è un libro autobiografico scritto da Lion Feuchtwanger, pubblicato per la prima volta nel 1941 e ripreso dalla casa editrice Einaudi.

Nato nel 1884 a Monaco da famiglia ebraica osservante, l’autore esordisce con il romanzo Süss l’ebreo del 1925 che lo annovera tra i più famigerati scrittori del tempo. Più in particolare Feuchtwanger è considerato uno dei padri della scrittura laica ebraica.

Negli anni ’30 del Novecento si ritrova a fare molti viaggi tra America e Russia. Proprio al ritorno dall’esperienza in terra staliniana, verso la fine del decennio, pubblica un reportage particolarmente favorevole verso la realtà sovietica. Poi, nel 1940, viene internato in un campo di concentramento in terra francese insieme agli altri apolidi, ovvero tutti coloro cui è stata revocata la cittadinanza tedesca.

In quest’opera l’autore Lion Feuchtwanger ripercorre questa parte della sua vita, ovvero quella dell’internamento. Ciò che più colpisce è il distacco con il quale lo scrittore riesce a descrivere un’esperienza di vita drammatica, talvolta affrontata anche con particolare acume e ironia. La parte finale, in cui si narra della sua fuga, resa possibile dall’aiuto fondamentale della moglie, è stata aggiunta proprio da lei.

Un testo dalle connotazioni attuali, specialmente nell’Europa di oggi, dove la condizione di profugo ed apolide non è, purtroppo, soltanto un lontano ricordo.


Titolo: Il diavolo in Francia
Autore: Lion Feuchtwanger
Editore: Einaudi
Pagine: 259
Prezzo di copertina: 19,50 euro
Pubblicazione: 5 maggio 2020


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