Tra amanti del digitale e inguaribili sostenitori del libro cartaceo; tra chi ha approfittato della quarantena per riordinare gli scaffali della propria libreria passando le ore a decidere se fosse stato meglio disporre i libri in ordina alfabetico, temporale o in scala cromatica e chi, invece, si è convertito ad un minimalismo sfrenato, c’è un vastissimo gruppo di persone che riesce a coniugare amore per l’oggetto libro ed innegabile praticità dell’eBook.

Sono i lettori che non si lasciano scoraggiare da inutili polemiche, che amano le storie e che non possono farne a meno in nessun momento della loro vita: è a questi eroi moderni, capaci di non abbandonarsi totalmente alla digitalizzazione ma anche di non chiudersi inesorabilmente alle comodità che talvolta essa comporta, che è indirizzato questo articolo.

Cos’è esattamente un eBook?

Iniziamo con il dire che non tutti i documenti in formato digitale si possano definire eBook.

L’eBook, infatti, non si limita a proporre un’opera solo nella sua sostanza ma cerca, in qualche modo, di replicarne la forma. Scopo dell’eBook è quello di rendere l’esperienza di lettura il più simile possibile alla lettura di un libro vero e proprio: è essenziale poter scorrere le pagine, mettere un segnalibro e poter leggere nelle stesse condizioni di luce in cui si sarebbe in grado di leggere un libro cartaceo.

A queste caratteristiche, poi, si devono necessariamente aggiungere le comodità che solo un formato digitale può garantire e che risiedono principalmente nella possibilità dell’eBook di essere un ipertesto e di dare, pertanto, al lettore la possibilità di usare dizionari, vocabolari contestuali e contenuti estesi.

Breve storia dell’eBook

Convenzionalmente il 2000 è considerato l’anno di nascita dell’eBook in quanto anno della prima sperimentazione sul mercato. Protagonista di tale sperimentazione fu Stephen King con il suo romanzo Riding the Bullet. In realtà la storia dell’eBook è molto più lunga ed affonda le sue radici addirittura nel dopoguerra.

Nel 1949, infatti, una maestra ed inventrice spagnola, Angela Ruiz Robles, registrò il brevetto di un’Enciclopedia Mecànica, si trattava di uno strumento che di fatto anticipava le caratteristiche di un eBook.

Il 1971 è però da molti considerato l’anno vero e proprio di nascita dell’eBook individuata nella nascita del Progetto Gutenberg di Michael S. Hart. Ma la storia dell’eBook vive un momento importante anche nella Penisola: sono infatti due studenti del Politecnico di Milano, Isabella Rigamonti e Franco Crugnola a realizzare, tra il 1992 ed il 1993, il primo eBook per la loro tesi di laurea.

Appena 5 anni dopo verranno lanciati i primi lettori di libri digitali. Negli ultimi quindici anni il mercato dell’eBook è cresciuto vertiginosamente: con il lancio, nel 2008, di lettori altamente performanti da parte dei giganti dell’elettronica si è assistito ad una vera svolta nel mercato dell’editoria.

La tecnologia “e-ink” (inchiostro elettronico) caratteristica di questi nuovi lettori ha potuto affiancare la capacità di non affaticare la vista ad un bassissimo consumo di energia elettronica superando, così, gli ostacoli più importanti nella diffusione del formato digitale.

Diffusione dell’eBook e i ritardi dell’Europa

In Cina i lettori di eBook crescono di decine di milioni ogni anno, tali cifre fanno sicuramente impallidire quelle registrate in Occidente, ma anche qui è necessario fare le dovute differenze.

Rispetto agli Stati uniti, per esempio, possiamo dire che l’Europa sia in ritardo di circa tre anni nella diffusione dei libri in formato digitale e nel contesto europeo l’Italia vive un ritardo ulteriore. Secondo l’ultimo Rapporto Annuale Federculture Impresa Cultura. Gestione, Innovazione Sostenibilità l’Italia, infatti, sarebbe indietro nella diffusione di questo tipo di formato nonostante la cultura dia, in linea di massima, segnali di ripresa.

Tale ritardo sarebbe da attribuire a diversi fattori tra i quali la scarsa disponibilità di testi in lingua italiana e lo scarso interesse delle case editrici nella fase iniziale della diffusione di tale mercato a cui si sono aggiunte imposte alte che hanno fatto lievitare il prezzo finale del prodotto.

Le cose però stanno cambiando anche nel nostro Paese e, se nel 2019 i lettori di eBook hanno superato il miliardo di utenti nel mondo, anche da noi si presta sempre più attenzione a questo tipo di prodotto e ci si rende conto sempre di più come tale fenomeno non possa più essere ridotto al mero dibattito “tecnologia vs cultura”.

Gli aspetti più controversi

Uno degli aspetti più controversi dell’eBook rimane quello che lo pone in contrasto con il libro in quanto oggetto che ha accompagnato l’umanità per secoli: pensare che l’eBook possa sostituire il libro significherebbe pensare che un libro sia fatto solo di contenuto, e questo è evidentemente un errore.

Piuttosto sarebbe utile porre l’eBook accanto al libro cartaceo considerando il notevole risparmio in termini di costi e la maggiore attenzione per l’ambiente, senza che necessariamente un oggetto escluda l’altro. Joe Queenan, un satirista e critico statunitense, ha riassunto bene il concetto sostenendo che:

“I libri elettronici sono ideali per le persone che valorizzano le informazioni contenute al loro interno, per chi ha problemi di vista, per chi ama leggere in metropolitana, per chi non vuole che le altre persone vedano come si stanno divertendo, chi ha poco spazio a disposizione o è disordinato, ma questo tipo di libri sono inutili per le persone che sono impegnate in una intensa storia d’amore eterna con i libri. Libri che si possono toccare, libri che si possono odorare, libri dai quali possiamo dipendere.”

CONDIVIDI!