Enrico Maria Dal Pozzolo, Passaggi Festival 2022

Enrico Maria Dal Pozzolo è Professore Associato di Storia dell’Arte Moderna dal 1999 all’Università di Verona. É specializzato in pittura veneta del Rinascimento e del Barocco. In occasione della rassegna “Arte, una storia per tutti”, l’autore ha presentato il suo ultimo libro “Lorenzo Lotto. Catalogo generale dei dipinti” (Skira). Conversa con Enrico Anna Maria Ambrosini Massari (Professoressa Ordinaria di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Urbino).

La fuga dalle grandi città

La Professoressa Ambrosini Massari apre l’incontro fornendo delle informazioni principali su Lorenzo Lotto: nato a Venezia nel 1480 e morto a Loreto intorno al 1556, fu uno tra i principali pittori esponenti del Rinascimento veneziano. La particolarità di questo personaggio fu la sua indole ribelle ed anticonformista che lo portò presto ad emarginarsi dalla concorrenza pittorica delle grandi città, lasciando più spazio ad altri grandi nomi come Tiziano. Lasciando città come Milano, Roma e Venezia Lotto andò però a soddisfare committenti d’opere d’arte di città come Bergamo e, soprattutto, di numerosi borghi delle Marche, specialmente della provincia di Ancona e Macerata. La presenza di un pittore come Lotto diede modo agli artisticamente dormienti borghi di cui sopra di risvegliarsi, di riaccendere, col suo esempio, le scuole di queste zone.

Tratti di modernità in stile rinascimentale

Come Enrico Maria spiega, la figura del Lotto è decisamente controversa. La sua emarginazione dalla scena pittorica veneziana fu dovuta ad insuccessi di carriera dell’artista il quale dovette far fronte ad un’agguerrita concorrenza. Gli altri artisti, pittori come scultori, sono dei nomi che, ad oggi, annoveriamo tra gli “immortali” dell’arte italiana: basti pensare a nomi come Tiziano, come prima accennato, Giorgione, Giovanni Bellini ed un giovanissimo Tintoretto. Conosciamo lo stato emotivo del Lotto grazie alle numerose lettere, indirizzate ad amici e parenti, che il pittore scrisse durante tutta la sua vita. Quest’emarginazione corrispose a sintomi che, oggi, definiremmo tipici della depressione. Dal punto di vista stilistico questo perenne stato malinconico del pittore traspare chiaramente dalle sue opere le quali, Giorgio Vasari, definisce simili allo stile di Giorgione. Accanto al classicismo, alla proporzione che accentuano l’espressionismo delle pose quella di Lotto non è una corrente che si oppone ma che, piuttosto, interagisce con le altre più tradizionali rinascimentali. La sua declinazione stilistica sarà diversa, “inconsapevolmente ribelle” la definisce Ambrosini Massari.

Le Marche ed il confronto con Tiziano

L’autore continua spiegando che le Marche furono di grande conforto per Lotto il quale voleva “fuggire” dalla lotta artistica imperversante nelle grandi città italiane del tempo. Le Marche accolgono il pittore e ne offrono grande risalto. Questo perché Lotto riusciva a soddisfare le commissioni anche partendo da poche indicazioni ed era, come è stato a Bergamo, uno degli artisti le cui opere erano le più richieste. Lotto dipinge interpretando in maniera totalmente diversa fenomeni come l’Annunciazione di Tiziano, opera che aveva visto a Treviso, dipinta in maniera più “tradizionale”: nell’Annunciazione di Recanati di Lotto (si trova al Museo Civico Villa Coloredo Mels di Recanati) la Madonna è spaventata dall’arrivo dell’arcangelo che fa fuggire anche il gatto e si rivolge agli spettatori chiedendo conforto. È la realtà di provincia a consentire a Lotto di spingersi ad un’interpretazione diversa dal solito, interpretazione che sarebbe potuta essere vista anche in maniera negativa in luoghi ove la realtà artistica forse non era ancora pronta per qualcosa di tanto differente.

L’impostazione del libro

Il libro spiega ancora più da vicino, con illustrazioni e delucidazioni alla portata anche dei non addetti ai lavori, le singolarità della vita di Lorenzo Lotto, raccogliendo curiosità e tecniche stilistiche dell’autore e di tutte le sue opere. Il volume offre, dunque, uno strumento aggiornato sui dipinti attribuiti al maestro (ripartiti in varie sezioni: autografi, dubbi, di bottega, espunti, perduti, nonché copie da originali perduti), che vengono analizzati sulla base delle ultime ricerche compiute dallo stesso autore.

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