mitrush kuteli

Mitrush Kuteli e la sua famiglia (da Albanianews.it)

Nella Giornata Mondiale del Libro, l’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia ha deciso di ricordare “il genio della parola poetica, il maestro del racconto orale (rrëfim), il patriota, il cantore delle bellezze delle tradizioni albanesi, Mitrush Kuteli“.

Kuteli (1907-1967) è stato un grande intellettuale del Paese delle Aquile, perseguitato sia dalla Gestapo nazista sia successivamente dal regime comunista albanese. Era in grado di scrivere e leggere, oltre che in albanese, in greco e latino, francese, rumeno e italiano. In lingua italiana è disponibile L’autunno di Geladin Bey, pubblicato dall’editore Argo.

L’evento culturale proposto dall’Ambasciata è ovviamente tutto digitale; lo presenta Ledia Mirakaj, Responsabile Cultura e Diaspora dell’Ambasciata: “Da oggi iniziamo a presentare un classico della letteratura albanese: ‘Grande è il lamento del peccato‘, opera del maestro Kuteli. È un viaggio nei tratti permanenti dell’anima albanese che ci fa immergere in una realtà del passato remoto, dove si può leggere il futuro, permettendo così alla saggezza popolare di vedere ‘coi propri occhi la possibilità di una vita umana diversissima sulla terra’.

In quest’opera, scrive Petraq Kolevica, “sotto il velo trasparente della leggenda, sotto la luce abbagliante delle sacre scritture, sotto l’eco sensuale dei Canto dei cantici di Salomone e la caduta in tentazione dell’uomo di fede; in questo rrëfim, che è un diamante di tante facce, echeggia in modo superbo l’inno all’amore puro, alla vita libera coniugale, alla perfezione morale, unito alla tenerezza della fede cattolica che alla fine trionfa sulle cattiverie frenanti e deformanti del mondo materiale”.

Le letture dal testo di Mitrush Kuteli

Per gli italiani che conoscono l’albanese, per gli albanesi in Italia, per la comunità italiana arbëreshë l’interessante iniziativa dell’Ambasciata albanese sarà un modo per conoscere la prosa poetica di questo grande scrittore. La lettura è in lingua albanese ed è curata da diversi intellettuali. La prima lettura è di Julian Zhara, giovane e generoso poeta, che ha portato la sua attività intellettuale da Durazzo a Venezia. La seconda sarà curata dalla poetessa Denata Ndreca, che vive a Firenze, mentre la terza lettura sarà di Caterina Zuccaro, traduttrice arbëreshë.

Le letture sono online nella pagina Facebook dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia.

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