Stefano-Zamagni-Passaggi-Festival-2023

Stefano Zamagni è un economista, ex presidente dell’agenzia per il terzo settore. Da marzo 2019 a marzo 2023 è stato anche presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali. Attualmente è professore ordinario in Economia Politica all’Università di Bologna e Adjunt Professor of international political economy alla John Hopkins University, presso la sede di Bologna. A Passaggi Festival Zamagni presenta il suo ultimo libro “Prendersi cura della democrazia. Il ritorno dell’economia civile” (Ecra). L’autore conversa con Marco Ferrando, capo redattore “Finanza & Mercati” ne “Il Sole 24 Ore”.

 

Le tipologie di sostenibilità al modello economico di Zamagni

Stefano Zamagni presenta il suo libro di più recente pubblicazione: una raccolta di dodici saggi i quali hanno come fil rouge l’economia civile. L’autore illustra una propria visione dell’economia che ha come punto focale l’uomo e la teorizzazione secondo la quale, per il benessere sociale, siano necessari elementi come la reciprocità, la fraternità e la sostenibilità. L’oratoria del professor Zamagni prosegue ponendo all’attenzione del pubblico questa semplice parola: sostenibilità. “Quale tipo di sostenibilità?” chiede il professore. Esiste quella che negli ultimi anni ha suscitato più interesse: quella ambientale. Tuttavia esistono anche una sostenibilità sociale ed una economica. “Qual è quella giusta e quale quella sbagliata?” continua Zamagni. La soluzione è che sono tutte fondamentali per la macchina economica efficiente progettata dal professore. Alcune economie emergenti si sono concentrate sulla sostenibilità economica e sociale, come India e Cina, scaricando il problema ambientale sulle generazioni future. Gli ambientalisti prediligono la sostenibilità ambientale. Eppure un modello sostenibile dovrebbe esserlo in tutti i sensi, trovando un punto d’incontro tra gli interessi reciproci e governando l’economia sulla base di ciò che è più utile, nei limiti del comportamento dannoso verso gli altri. Elogiare la democrazia e l’eguaglianza tramite un sistema economico basato su di esse, con l’importante aggiunta della fraternità, è la chiave per un sistema economico più avanzato.

 

Libertà, eguaglianza e fraternità

Continuando il discorso dei fondamenti del sistema economico progettato da Zamagni, il professore offre una considerevole distinzione. Fraternità e fratellanza: la fratellanza è ristretta, è particolare, si riferisce all’esclusione più che all’inclusione, la fraternità, al contrario, è universale, unisce anziché dividere. È nel principio di fraternità, infatti, che possono ritrovarsi democrazia e libertà. Non a caso “Liberté, Égalité, Fraternité” (libertà, eguaglianza e fraternità), è il motto per eccellenza della rivoluzione francese, evento che diede il via al declino dell’assolutismo e ispirò i moti rivoluzionari borghesi liberali e democratici. È dunque su questi valori che l’uomo potrà costruire un futuro migliore, dimenticando gli individualismi e dedicandosi al bene comune.

 

Il pensiero di Zamagni sull’intelligenza artificiale

Interrogato, infine, da Marco Ferrando sul tema dell’intelligenza artificiale (IA), Zamagni ricorda a tutto il pubblico come fino ad una ventina di anni fa questo sembrasse ai più come un obiettivo irraggiungibile, non differente da una storia di fantascienza. In particolare, continua il professore, è sbalorditivo come un modello di IA riesca a rendere totalmente obsoleto il precedente, con una rapidità d’evoluzione cui la mente umana fatica a tenere il passo. ChatGpt, creata nel dicembre del 2022, è già stata ampiamente superata dal nuovo modello di IA: GPT-4. Tra poco, sostiene Zamagni, si sarà testimoni dell’impensabile: la IA Organoide. Una forma di intelligenza artificiale che funziona sulla base di collegamenti neurali derivanti da neuroni di cellule staminali artificialmente trattate. Di fatto, dunque, un’intelligenza in parte artificiale ed in parte organica. Secondo il professore non c’è motivo di essere spaventati dal progresso, allo stesso tempo, però, una ricerca consapevole dovrebbe porre degli obbiettivi da rispettare e, se questi limiti vengono superati oltre le previsioni, si deve trovare un modo per stare al passo con le stesse invenzioni che l’intelligenza umana è in grado di partorire.

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